Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il derby di Morata: «L’Italia ci fece male, stavolta vinciamo noi»

L'attaccante ex Juve stuzzica Spalletti: «Se fossi Ct mi romperei testa a capire come fermarci»

Alvaro Morata

Le lodi di Spalletti che lo ha definito un attaccante non certo «pigro», in grado di giocare sempre ad alta intensità. E un gran pezzo di vita e di calcio in Italia, dove ha trovato l’amore tanto da mettere su famiglia. Sensazioni, rispetto per gli azzurri e consapevolezza di guidare un attacco da favola per Alvaro Morata che, domani sera a Gelsekirchen, proverà a scardinare la difesa di Luciano Spalletti per dare un segnale forte ad un Europeo appena cominciato ed in cerca di un padrone. E per mettere più di un piede negli ottavi di finale assicurandosi il primo posto che li porterebbe a giocare a Colonia.

Quella con l’Italia sarà una partita speciale, una specie di derby, per l’ex attaccante della Juventus, ora all’Altetico Madrid e tra i più desiderati del mercato estivo, che allo spagnolo evoca prima di tutto cattivi presagi guardando allo scorso Europeo in cui le Furie Rosse, dopo l’1-1 dei 120’ nella semifinale di Wembley furono battuti solo ai calci di rigore dall’Italia di Mancini. «Non essere arrivati alla finale di Wembley nell’ultimo Europeo ancora fa male: ma la Spagna qui può arrivare fino in fondo, abbiamo tutto per vincere - assicura Morata, centravanti e capitano della nazionale iberica, in una lunga intervista-confessione a Marca che lo propone in copertina con la doppia maglia, rossa e azzurra - L’Italia mia bestia nera? Li ho incontrati in tutti gli Europei che ho giocato, e mi hanno sempre eliminato - ricorda il centravanti, riferendosi alla semifinale del 2021 e agli ottavi del 2016 - Per noi è un bivio. Ma attenti: l’Italia ha il gene della competitivita». A Spalletti, che oggi in conferenza stampa a Gelsenkirchen lo ha definito «non pigro e uno che corre moltissimo», Morata lascia un avvertimento: «Il nostro stile di gioco è cambiato? In realtà contro la Croazia per i primi 15’ abbiamo palleggiato, poi abbiamo scelto di andare in profondità e ancora siamo tornati al nostro stile: insomma, siamo mprevedibili. Fossi il loro Ct, mi romperei la testa a immaginare che Spagna troverà. Di sicuro, una squadra che pressa molto alto».

Il finale Morata lo riserva alla sua vita tra la Spagna e l’Italia, tra il passato alla Juve e la moglie italiana, la modella e blogger Alice Campello che ha regalato allo spagnolo la gioia di ben quattro figli, due gemelli, Leonardo e Alessandro, Edoardo e Bella, l’ultima arrivata: «per chi tifa Alice? Per la Spagna, ovvio...ma per evitare problemi lei e i figli non saranno domani allo stadio», a Gelsenkirchen in una partita, già crocevia tra calcio e sentimenti.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia