Venerdì 22 Novembre 2024

Spalletti al lavoro per l'Italia anti-Roja: primo obiettivo fermare la Spagna sulle fasce

Prove tattiche, partitelle a go go tra nuovi schemi e urla da mettere i brividi e passaggi ripetuti ad alta velocità. L’Italia anti-Spagna comincia a prendere forma agli ordini del ct Luciano Spalletti, che contro le Furie Rosse dovrebbe riproporre la formazione che ha ribaltato l’Albania con una possibile novità, quella del romanista Cristante al posto di Frattesi o Pellegrini, per cercare di dare più forza al centrocampo e chiudere meglio gli spazi agli avanti di Lopetegui. Più che al palleggio degli spagnoli, a cui gli azzurri possono contrappore la grande predisposizione ai passaggi (dopo il record visto con l’Albania di cinque giocatori in tripla cifra) l’Italia del ct Luciano Spalletti dovrà stare attenta a presidiare bene le fasce, dove Yamal, supportato da Fabian Ruiz, e Williams, appoggiato da Pedri, promettono scintille. Una sfida che gli azzurri dovranno indirizzare sul piano del carattere e della lotta piuttosto che su quella dei duelli individuali, come spiegato dal centrocampista nerazzurro Davide Frattesi a tre giorni dal match in programma giovedì sera a Gelsenkirchen. Per l’altro azzurro Andrea Cambiaso quella con la Roja «sarà una partita bellissima perché sono due grandissime squadre, due nazionali storiche. La Spagna è una delle grandi favorite e noi dobbiamo difendere il titolo. Hanno giocatori fortissimi. Yamal è un ragazzino ed è già a un livello altissimo. Ma anche in mezzo hanno Rodri e Pedri. Insomma, sono davvero una grandissima squadra in ogni reparto. Dovremo combattere e giocare da squadra - conclude il laterale della Juventus - e sono convinto che ce la giocheremo». A inquadrare la sfida con le Furie Rosse, ricordando le gioie vissute in Inghilterra, è anche il metronomo del centrocampo azzurro, Jorginho: «Servirà alta intensità - le parole del giocatore dell’Arsenal -. Si affronteranno due squadre che vogliono avere il pallone: dovremo basare la partita sulle nostre qualità e non sulle loro debolezze». Proprio come vuole Spalletti: «Il mister - conclude Jorginho - vuole che giochiamo a calcio bene, che facciamo girare la palla».

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