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La Juventus licenzia Allegri per giusta causa

Lettera della società, che chiede di tornare in seno all’Eca

Il benservito definitivo è arrivato: Massimiliano Allegri ha ricevuto oggi (primo giugno) la lettera di licenziamento dalla Juventus per giusta causa. La notifica del club l’ha raggiunto a Londra, dove il tecnico è andato a seguire la finale di Champions tra Real Madrid e Borussia Dortmund, a quindici giorni dall’esonero dalla panchina bianconera.

Il 17 maggio la società aveva motivato la decisione di togliere la panchina al tecnico livornese con «taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia, che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta». Un clima ben diverso dal 17 maggio di cinque anni prima, nel 2019. Anche in quel caso mancava ancora un anno alla fine del contratto e Allegri aveva portato a casa cinque scudetti, quattro coppe Italia e due Supercoppe italiane. Il triennio recente, iniziato nel 2021, è stato più travagliato e in bacheca ha messo la vittoria nell’ultima edizione della coppa nazionale. I toni delle informazioni ufficiali della società non fanno però un minimo cenno ai risultati sportivi, bensì sanciscono un vero e proprio divorzio sui presupposti di una possibile collaborazione. Bisognerà dunque ora stare a vedere se il tecnico deciderà di prendere altre strade senza volere discutere la vicenda, o se proverà a ricorrere al tribunale del lavoro o a chiedere danni di immagine.

L’episodio che gli è costato l’esonero e ora il licenziamento era avvenuto nella finale di Coppa Italia, al 94’ di Atalanta-Juventus, vinta con una rete di vantaggio: era il 15 maggio e il tecnico era stato espulso dopo essersi strappato via giacca e cravatta e avere protestato urlando all’indirizzo del designatore degli arbitri per una punizione concessa agli avversari. Un comportamento che gli era costato anche due giornate di squalifica. Allegri aveva glissato sulle potenziali conseguenze nei rapporti col club: «La società ha diritto di decidere se cambiare o meno un tecnico o un calciatore. Per me era importante vincere stasera e mi sono divertito». Detto, fatto. La panchina per le ultime due di campionato era passata già il 19 maggio a Paolo Montero, promosso alla prima squadra dall’Under 19, in attesa di un titolare definitivo per cui il nome in pole al momento resta quello di Thiago Motta.

La Juventus intanto ha chiesto di rientrare nell’Eca, l’associazione dei club europei di calcio, da cui era stata esclusa dopo l’adesione al progetto della Superlega. «Siamo lieti che la Juventus si unisca alla famiglia del calcio europeo» ha commentato il presidente dell’associazione, Nasser Al-Khelaifi, dopo aver dato la notizia nel corso del comitato esecutivo che si è riunito a Londra.

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