L’Inter mette nel mirino il Napoli per il record. Dopo la travolgente vittoria contro la Lazio, infatti, lunedì nella finale di Supercoppa italiana a Riad i nerazzurri già vincitori nelle ultime due stagioni punteranno ad eguagliare il Milan, unica squadra finora capace di conquistare tre trofei consecutivi (tra il 1992 e il 1994). E non solo, perché con una vittoria a Riad nella finale Simone Inzaghi vincerebbe la sua quinta Supercoppa, superando così Capello e Lippi, attualmente fermi a quattro, e diventerebbe l’allenatore più vincente nella storia del trofeo.
Nerazzurri col vento in poppa
Un duplice obiettivo verso cui l’Inter arriva con il vento in poppa, dopo la dimostrazione di forza contro la Lazio. Una sfida dominata dal primo all’ultimo minuto, tanto che il punteggio, alla luce delle occasioni create dai nerazzurri, sarebbe potuto anche essere più rotondo. O quantomeno Lautaro e compagni avrebbero potuto chiudere la sfida molto prima, garantendosi magari un secondo tempo di maggior controllo potendo tirare anche il fiato, fattore che sarebbe decisamente servito viste le tante gare ravvicinate. Tanti i segnali positivi per Inzaghi, non solo nel risultato e nella prestazione (considerando pure quale era lo stato di forma della Lazio, che arrivava da cinque vittorie consecutive in tutte le competizioni) ma anche nei singoli, dal peso sempre maggiore di Dimarco (15 assist nelle ultime due stagioni, nessun italiano ha fatto meglio) fino a un Barella ritrovato, passando per un Frattesi decisivo dalla panchina e anche per un Latuaro che, pur non segnando, è sempre più trascinatore. «Partita approcciata nella maniera giusta, manca solo un altro passo per raggiungere uno dei nostri obiettivi stagionali. Ora recuperare energie e preparare la finale nella maniera corretta. Grazie Riad per tutto l’affetto», ha scritto l’argentino sui social dopo il successo contro la Lazio. «Forti insieme, avanti insieme! Grande partita, cosi per i nostri tifosi in Italia e fuori», gli ha fatto eco Benjamin Pavard su Instagram. Verso la sfida di lunedì contro il Napoli, Inzaghi a meno di sorprese dell’ultim’ora dovrebbe optare per la stessa formazione titolare che ha affrontato la Lazio, con l’unico possibile ballottaggio tra Darmian e Dumfries sulla fascia destra. Il programma della vigilia prevede nella mattinata (alle 8.30 italiane) la classica conferenza stampa pre-partita, con allenamento fissato nel pomeriggio.
La vigilia degli azzurri
Tra prove tattiche e mercato il Napoli prepara la finale di Supercoppa. Tanta la voglia di vendicare i tre gol presi al Maradona in campionato. Mazzarri fa le prove della squadra che è tornata alla difesa a 3, il suo marchio di fabbrica, contro la Fiorentina: una soluzione che ora tenta nuovamente il tecnico azzurro, anche se a parole dice di voler rimanere saldo al 4-3-3 di matrice Spallettiana. Tiene banco l’attivo mercato invernale che De Laurentiis sta mettendo in campo per ricominciare l’assalto nel girone di ritorno a un posto Champions. Dopo Traore e Ngonge oggi il Napoli si è assicurato anche Matija Popovic, 18nne attaccante serbo, giovane talento che può esplodere e che gli azzurri hanno preso a parametro zero assicurandogli i primi cinque mesi con la maglia del Frosinone per ambientarsi nel calcio italiano. L’attaccante è considerata una delle promesse migliori in Europa ed è arrivato gratis al Napoli visto che aveva rifiutato il rinnovo col Partizan Belgrado: il serbo se avrà l’ok dalle visite firmerà con il Napoli per andare subito in prestito al Frosinone, visto che il club azzurro non ha più spazio per extracomunitari. Dopo il centrocampo, il Napoli si concentra ora sulla difesa: nel mirino il belga Arthur Theate, 23nne del Rennes che sarebbe pronto a trasferirsi. Il Napoli offre 20 milioni, mentre il club francese ne chiede 30. Trattativa in corso con tanto di cuoricini di Theate al post di arrivo di Ngonge al Napoli. Mercato in fermento, quindi, con trattativa aperta anche con il 23nne difensore francese del Salisburgo Oumar Solet. Intanto Mazzarri pensa a come portare a casa il trofeo, che cambierebbe la testa degli azzurri, mentre sorridono le casse del club per i 5 milioni di chi va in finale, da giocarsi subito sul mercato.