Domenica 22 Dicembre 2024

Felipe Anderson torna e segna, la Lazio vede la Champions

Uno striscione per Sven-Goran Eriksson che ha annunciato di avere il cancro
Mario Gila anticipa Nikola Krstovic
Ciro Immobile al rientro dopo l’infortunio
Felipe Anderson fa festa dopo il gol

La Lazio, dopo i tentennamenti di inizio stagione, è definitivamente tornata: la squadra di Sarri trova in casa col Lecce la quinta vittoria di fila (la quarta in campionato), e riaggancia il quarto posto Champions (in attesa che giochi la Fiorentina). I tre punti di oggi, però, sono parzialmente rovinati dai cartellini gialli rimediati dai diffidati Zaccagni e Immobile, che quindi salteranno il big match col Napoli. I biancocelesti erano reduci dalle fatiche del derby vinto in Coppa Italia con la Roma, e questo rende ancora più prezioso il successo sui salentini (che nelle ultime tre partite avevano battuto la Lazio in due volte e pareggiato in una). Non solo: Sarri, prima d’oggi, aveva piegato il Lecce solo un’altra volta in carriera, e mai alla guida dei biancocelesti. All’Olimpico l’entusiasmo laziale post derby non è ancora evaporato, come testimoniano i due striscioni di sfottò dedicati alla Roma: «Chi di rigore ferisce, di rigore perisce», e «O Roma o Marte», entrambi esposti nei Distinti Sud. Nel pre-gara c’è anche spazio applausi e cori per Sven-Goran Eriksson, tecnico dello scudetto del 2000, malato di cancro: «La battaglia è iniziata. Mr. Sven siamo con te!», recita uno striscione della Nord. In campo, intanto, si rivedono Provedel dopo la febbre e soprattutto Luis Alberto: il numero 10, assente dall’infortunio occorsogli a Empoli il 22 dicembre, ha velocizzato in rientro. Con Castellanos infortunato e Immobile non del tutto recuperato, Sarri schiera Felipe Anderson titolare: questa mossa, insieme a Luis Alberto titolare, pagheranno dividendi altissimi nel secondo tempo. La prima frazione è povera di emozioni e prodiga di fastidi per la Lazio: solo due tiri in porta, l’infortunio alla spalla di Patric e l’ammonizione di Zaccagni che era diffidato. il Lecce, dalla sua, si fa vedere con Oudin, prima con un tiro da fuori area deviato in angolo, poi un con un cross per la testa di Baschirotto e una verticalizzazione per Krstovic. Poco dopo la mezz’ora, Kaba spaventa i padroni di casa sparando addosso a Provedel. È nel secondo tempo che la Lazio, prima inconsistente, aumenta i giri: al 58’ Luis Alberto pesca Felipe Anderson che in area scarica una botta violenta in rete. L’1-0 dà fiducia ai capitolini e fa venire in avanti il Lecce, che tuttavia sia con Krstovic e Kaba non riesce a trovare la porta. Nel finale Sarri fa riassaggiare il campo anche Immobile (pure lui assente dal 22 dicembre), ma il capitano commette una leggerezza, facendosi ammonire per una scaramuccia col portiere Falcone: salterà, come Zaccagni, la super sfida col Napoli. La Lazio adesso inizierà a preparare la semifinale di Supercoppa italiana contro l’Inter, a Riad, il 19 gennaio.

Il tabellino

Lazio (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6, Patric 6 (24’ pt Romagnoli 6), Gila 6, Pellegrini 6 (20’ st Lazzari 6); Guendouzi 5.5, Rovella 6.5, Luis Alberto 6.5 (20’ st Vecino 6); Isaksen 5.5 (1’ st Pedro 5.5), Felipe Anderson 7, Zaccagni 6 (34’ st Immobile sv). In panchina: Sepe, Mandas, Casale, Hysaj, Cataldi, Kamada, Basic, Sana Fernandes. Allenatore: Sarri 6 Lecce (4-3-3): Falcone 6; Gendrey 6 (12’ st Venuti 5.5), Pongracic 6, Baschirotto 5.5, Gallo 6 (40’ st Dorgu sv); Oudin 6 (40’ st Piccoli sv), Ramadani 5.5, Gonzalez 5.5 (27’ st Strefezza 6); Almqvist 6, Krstovic 5.5, Kaba 6 (27’ st Blin 5.5). In panchina: Brancolini, Samooja, Berisha, Listkowski, Smajlovic. Allenatore: D’Aversa 6 Arbitro: Ferrieri Caputi 6 Marcatore: st 13’ Felipe Anderson Note: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Zaccagni, Gendrey, Venuti, Guendouzi, Ramadani, Vecino, Immobile, Pongracic. Angoli: 2-5. Recupero: 1’, 4’

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