Domenica 22 Dicembre 2024

Spezzato il tabù Macedonia, l'Italia è più vicina a Euro 2024

Il gol di Darmian
Il rigore sbagliato da Jorginho
La gioia di Federico Chiesa
Raspadori in azione

L’Italia torna all’altezza della sua storia, scacciando i fantasmi macedoni. Il 5-2 dell’Olimpico porta la nazionale di Luciano Spalletti a un passo - anzi a un punto - dalla qualificazione diretta a Euro 2024, ma contiene al suo interno tutto e il suo contrario: la doppietta di Chiesa, l’ennesimo rigore sbagliato da Jorginho, il brivido della Macedonia che sotto di tre gol a fine primo tempo ne fa due nella ripresa e riapre tutto, la goleada finale con gli attaccanti protagonisti. Segnali da considerare, in vista della partita decisiva di lunedì, a Leverkusen, contro l’Ucraina. Proprio come aveva chiesto e sperato il ct Luciano Spalletti, gli azzurri, seppur con qualche brivido di troppo, spazzano via la Macedonia del Nord che li aveva esclusi dal Mondiale 2022; prima con il gol di testa di Darmian e poi con un Federico Chiesa da impazzire. L’attaccante della Juventus in avvio fa preoccupare l’Olimpico per un brutto fallo subito al ginocchio e poi scatena la gioia dei tifosi con una doppietta da applausi che sembrava aver chiuso il match già nel primo tempo. Nella ripresa la Nazionale rallenta e arriva il gol degli ospiti con Atanasov e dopo tante occasioni azzurre sprecate ecco anche il 3-2 sfortunato con Donnarumma tradito dalla deviazione di Acerbi sotto porta. Nel finale ci pensa Raspadori a rompere definitivamente il tabù macedone con il bel gol del 4-2. La chiude definitivamente il romanista El Shaarawy entrato nel finale. Ora la Nazionale può volare a Leverkusen con un pizzico di ottimismo in più per la partita decisiva alle qualificazioni degli Europei 2024 contro l’Ucraina di lunedì prossimo, dove le basterà non perdere per l’accesso diretto agli Europei, senza dover passare per i play off. In avvio, nessuna sorpresa per l’Italia con Gatti preferito a Buongiorno al posto dell’infortunato Bastoni in difesa e Darmian che sostituisce lo squalificato Di Lorenzo sulla destra. Jorginho torna nell’undici titolare per la prima volta da giugno, mentre in attacco partono Berardi, Raspadori e Chiesa. Subito un brivido azzurro in avvio, non per un'azione da gol ma per un brutto fallo su Chiesa, colpito duro al ginocchio destro da parte da Dimoski. L’attaccante della Juventus resta a terra facendo temere il peggio, ma poi pian piano si riprende e passa la paura per un nuovo infortunio. L'Italia parte piano, mentre la Macedonia si fa viva con Elmas dalle parti di Donnarumma. Una fase di studio quella azzurra che dura solo pochi minuti, con Barella e Jorginho che cominciano a comandare il gioco e i primi affondi proprio con Chiesa, completamente ristabilito. Raspadori sguscia via servito alla perfezione da Jorginho, andando a segno in contropiede, ma il gol dell’attaccante del Napoli viene annullato per fuorigioco. Gli azzurri continuano a spingere e l’1-0 arriva poco dopo: l’azione parte dal corner sulla sinistra, Raspadori crossa sul secondo palo dove si fa trovare libero e pronto alla deviazione Darmian, che di testa insacca in rete. Una volta in vantaggio, l’Italia sale sempre più in cattedra, con Jorginho e Barella padroni del centrocampo ad orchestrare la fase offensiva. Il 2-0 è nell’aria: su corner dalla sinistra, colpo di mano in area di Serafimov ed è calcio di rigore per gli azzurri. Sul dischetto va Jorginho, senza paura per gli errori passati, ma la maledizione per il centrocampista dell’Arsenal continua, con il suo tiro troppo lento che si infrange sui guanti del portiere macedone Dimitrievski. Quarto penalty fallito consecutivamente per Jorginho in azzurro, dopo i due con la Svizzera e quello della finale di Londra degli Europei vinti. Una doccia fredda che viene subito dimenticata grazie a Chiesa, che realizza il 2-0: colpo di tacco di Barella verso Chiesa che dal limite dell’area fa partire una gran botta che si insacca nell’angolino. L’Olimipico esulta, ma non è finita, poco prima della fine del primo tempo arriva il terzo gol firmato ancora dall’attaccante juventino: Berardi in contropiede serve sulla sinistra Chiesa, che in fuga punta Manev e fa partire un tiro che, con la deviazione del difensore macedone, prende un effetto imprendibile e si infila in rete. In avvio di ripresa la squadra di Spalletti rallenta lasciando spazio ai macedoni, che accorciano le distanze con Atanasov, che tutto solo tra Acerbi e Gatti infila di testa portando i suoi sul 3-1. La reazione dell’Italia non si fa attendere con Darmian e Bonaventura ad un passo dal 4-1. Scatta l’ora delle sostituzioni: escono Bonaventura, Chiesa e Jorginho, facendo posto a Frattesi, Cristante e Zaniolo, che torna in campo dopo lo scandalo scommesse e viene sonoramente fischiato dall’Olimpico, ancora avvelenato per il brutto addio alla Roma. L’Italia sciupa alcune occasioni per il 4-1 e la Macedonia riapre la partita sempre con Atanasov, che trova la doppietta grazie ad una deviazione di Acerbi che sorprende Donnarumma. L’Olimpico comincia ad avere paura della beffa clamorosa per una decina di minuti, prima del gol scaccia fantasmi di Raspadori nel finale: pescato su un taglio da Barella, l’attaccante napoletano dalla destra trafigge Dimitrievski per il quarto gol azzurro. Il 5-2 definitivo è firmato da El Shaarawy in pieno recupero: pescato da Dimarco, il romanista la mette in rete tutto solo a centro area. L’Italia del calcio tira un sospiro di sollievo che si trasforma in gioia pura in attesa del verdetto finale, lunedì.

Italia-Macedonia del Nord 5-2

RETI: pt 17' Darmian, 41' e 48' Chiesa; st 7' e 29' Atanasov, 36' Raspadori, 49' El Shaarawy ITALIA (4-3-3): Donnarumma 6; Darmian 6.5, Gatti 6, Acerbi 6, Dimarco 6; Barella 6, Jorginho 5.5 (17' st Cristante 6), Bonaventura 6.5 (17' st Frattesi 6); Berardi 6 (31' st El Shaarawy 7), Raspadori 7 (45' st Scamacca sv), Chiesa 7.5 (17' st Zaniolo 5). Allenatore: Spalletti MACEDONIA DEL NORD (4-2-3-1): Dimitrievski 5; Manev 5 (1' st Ashkovski 5), Serafimov 5, Musliu 5, Dimoski 5; Elezi 5.5 (19' st Alimi 5.5), Ademi 5 (1' st Atanasov 7.5); Alioski 5.5, Bardhi 6, Elmas 6 (27' st Churlinov 5.5); Miovski 5 (1' st Ristovski 6). Allenatore: Milevski ARBITRO: Zwayer (Ger) 6 NOTE: spettatori presenti 56.364. Incasso pari a 939.200 euro. Al 40' pt Dimitrievski para un rigore calciato da Jorginho. Ammoniti: Zaniolo, Churlinov, Ashkovski, Ristovski, Milevski, Serafimov, Acerbi. Angoli: 7-2 per l’Italia. Recupero: 3'; 6.

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