Missione compiuta, la Juventus vivrà una notte da capolista. Ma per battere il Verona sono brividi, prima per le due reti annullate dal Var a Kean e poi per la zampata di Cambiaso arrivata soltanto in extremis. I bianconeri agguantano il primato al 97, allo Stadium esplode la festa e adesso sono Inter e Milan a dover rispondere nella domenica di serie A. Vlahovic parte titolare, Chiesa comincia dalla panchina: Allegri non sorprende e rilancia il serbo dal primo minuto, mentre si tiene l’azzurro come arma a gara in corso. Il ballottaggio per comporre il tandem d’attacco è vinto da Kean, per il resto è la formazione annunciata con Kostic che vince la sfida con Cambiaso e Iling-Junior come esterno di sinistra. McKennie fa ancora la mezzala lasciando la corsia a Weah, Locatelli è il regista e la mediana è completata da capitan Rabiot, mentre in difesa viene confermato il terzetto Gatti-Bremer-Rugani davanti a Szczesny. Baroni, invece, rinuncia a Ngonge e piazza Duda sulla trequarti a supporto della coppia Bonazzoli-Djuric. A centrocampo ci sono Hongla e Folorunsho con Faraoni e Doig laterali, davanti a Montipò giocano Magnani, Dawidowicz e Terracciano. La Juve sa bene che in caso di vittoria balzerebbe in testa, così parte subito forte con il primo tiro in porta di Vlahovic che arriva già all’8. E al 13’ c’è il vantaggio: Kean fa tutto da solo e si libera al tiro, la deviazione del serbo permette al pallone di infilarsi là dove Montipò non riesce a spingersi. La rete, però, è annullata per un fuorigioco millimetrico dell’azzurro, così si torna sullo 0-0. Il Verona non sta a guardare e prova a proporsi, sul cross di Doig c’è una deviazione di Weah ma dopo il consulto Var non vengono rilevati gli estremi per il rigore. I bianconeri attaccano e Kean impegna ancora Montipò, i gialloblù ripartono e Szczesny mostra buoni riflessi sulla botta di Bonazzoli proprio allo scadere del primo tempo. Allegri lascia negli spogliatoi Weah per cominciare la ripresa con Miretti, Baroni conferma il suo undici di partenza. Al primo cross di Kostic, Dawidowicz si dimentica di marcare Kean ma l’attaccante spreca di testa non inquadrando la porta. Al 52’, invece, mette dentro, ma l’arbitro Feliciani va rivedere l’azione al monitor e annulla per una sbracciata su Faraoni. All’ora di gioco, Allegri toglie Kean (che rientra subito negli spogliatoi) e Kostic per Cambiso e Chiesa, l’ex viola costringe subito Montipò ad alzare in angolo il suo destro a giro e poi trova Faraoni quasi sulla linea di porta. E’ il momento di maggiore pressione dei bianconeri, Baroni cerca forze fresche inserendo Tchatchoua, Suslov e Doig. La Juve comincia a spegnersi, a dieci dalla fine Allegri lancia Milik ma non rischia le tre punte e rinuncia a Vlahovic. Chiesa protesta per un contatto in area con Folorunsho non giudicato punibile dall’arbitro, l’ultima mossa è Yildiz al posto di Rugani. Sembra finita, al 97’ il popolo bianconero dello Stadium esplode: Milik colpisce il palo e la palla balla sulla linea, arriva Cambiaso a spaccare la porta e a trascinare la Juve davanti a tutti. Il Verona esce a testa alta, allo Stadium è festa grande. (ANSA).
Il tabellino
Marcatore: st 52’ Cambiaso Juventus (3-5-2): Szczesny 6.5; Gatti 6.5, Bremer 6.5, Rugani 6.5 (42’st Yildiz sv); Weah 5.5 (1’st Miretti 6), McKennie 6.5, Locatelli 6.5, Rabiot 6, Kostic 5.5 (17’st Cambiaso 6.5); Vlahovic 5 (36’st Milik 6.5), Kean 7 (17’st Chiesa 6). In panchina: Pinsoglio, Perin, Huijsen, Nicolussi Caviglia, Nonge, Iling-Junior. Allenatore: Allegri 6.5 Verona (3-4-1-2): Montipò 6.5; Magnani 6, Dawidowicz 5.5, Terraciano 6; Faraoni 6.5 (28’st Tchatchoua sv), Hongla 6 (28’st Suslov sv), Folorunsho 6.5, Doig 6 (28’st Lazovic sv); Duda 6; Bonazzoli 5.5 (39’st Serdar sv), Djuric 5. In panchina: Berardi, Perilli, Amione, Coppola, Joselito, Saponara, Charlys, Coppola, Cruz, Ngonge, Mboula. Allenatore: Baroni 6 Arbitro: Feliciani di Teramo 5.5 Note: cielo sereno, terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Djuric, Rugani, Folorunsho, Kean, Cambiaso. Angoli: 5-1 per la Juventus. Recupero: 3’; 6’