Non sarà la rivincita della finale di Euro 2020, ma per l’Inghilterra del calcio questo successo sull’Italia, peraltro prevedibile visti i nomi dei giocatori in campo, vuol dire comunque molto. In primis la qualificazione matematica al torneo continentale del prossimo anno in Germania, e poi la conferma di una superiorità che comunque è apparsa chiara soltanto nel secondo tempo. Infatti nei primi 45’ gli azzurri avevano giocato alla pari, senza alcun timore proprio come aveva chiesto loro Luciano Spalletti, e alla fine la differenza l’ha fatta la maggior classe delle stelle inglesi.
Primo fra tutti Jude Bellingham, ventenne dal talento purissimo, che prima, sullo 0-1 a favore dell’Italia, ha procurato il rigore del pari (fuori tempo l’intervento su di lui da parte di Di Lorenzo), trasformato dal solito Harry Kane, poi con una magia a centrocampo ha inventato l’assist vincente per Rashford, attaccante famoso anche per le sue attività benefiche, che ha inventato una conclusione su cui Donnarumma ha potuto fare poco o niente.
Meritatissima, quindi, per Bellingham la standing ovation che ha avuto al momento dell’uscita dal campo a un quarto d’ora dalla fine. Terzo gol inglese, nella ripresa, ancora con Kane, che si è «bevuto» Bastoni e Scalvini e poi ha infilato Donnarumma. Una rete questa, in contropiede all’italiana, solo che a segnarla sono stati gli avversari.
E l’Italia? È lontano il ricordo della vittoria a Wembley di 50 anni fa con gol di Capello. La squadra di oggi forse è stata illusa dalla rete iniziale di Scamacca, la sua prima in azzurro, poi mano mano nel corso della partita, e nonostante il gran lavoro di El Shaarawy e Frattesi, la squadra ha perso la capacità di gestire il pallone, lasciando campo agli avversari, ed è venuta fuori la maggior «cilindrata» della formazione allenata da Southgate, spinta a gran voce dal pubblico, a parte i fischi per Jordan Henderson, colpevole di aver tradito, andandosene in Arabia Saudita, la causa dei diritti civili di cui è stato paladino.
L’Italia era andata in vantaggio alla sua prima vera azione offensiva, nata sulla fascia sinistra e poi rifinita sulla corsia opposta con Di Lorenzo che ha messo al centro un pallone lisciato da Frattesi e spedito in fondo al sacco da Scamacca. Ora gli azzurri, visto il risultato di questa sera e il successo dell’Ucraina contro Malta, avranno l’obbligo di superare l’incubo Macedonia del Nord, proprio la nazionale che sbarrò agli azzurri la strada per i Mondiali in Qatar, e poi giocarsi tutto contro gli ucraini nel match in campo neutro a Leverkusen.
Spalletti ha parlato a fine partita di «qualche correzione da trovare» anche per aver subito troppo la forza fisica degli avversari, più aggressivi dei suoi, e ha ragione. Ma servirà anche una maggiore efficacia in avanti, perché non può essere il solo Scamacca la soluzione dei problemi. E questo è un handicap antico che non si riesce a risolvere: del resto, andando a vedere le rose dei vari club, non è facile trovare «punteros» italiani e allora il ct, chiunque sia, deve arrangiarsi con ciò che passa il convento. Ma così il rischio è di fare poca strada.
Inghilterra-Italia 3-1
RETI: pt 15' Scamacca, 32' Kane (rig.); st 12' Rashford, 32' Kane
INGHILTERRA (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones (18' st Guehi), Maguire, Trippier; Phillips (24' st Henderson), Rice; Rashford, Bellingham (39' st Grealish), Foden; Kane. In panchina: Johnstone, Ramsdale, Dunk, Colwill, Alexander-Arnold, Gallagher, Watkins, Maddison, Bowen. Allenatore: Southgate
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Scalvini, Acerbi (18' st Bastoni), Udogie (18' st Dimarco); Frattesi, Cristante, Barella; Berardi (33' st Raspadori), Scamacca (18' st Kean), El Shaarawy (42' st Orsolini). In panchina: Vicario, Meret, Gatti, Locatelli, Bonaventura, Darmian, Mancini. Allenatore: Spalletti
ARBITRO: Turpin (Fra)
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 83 mila circa. Ammoniti: Phillips, Udogie, Di Lorenzo, Scalvini. Angoli. 2-2. Recupero: 3' pt, 3' st
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