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Calcio e scommesse: ecco cosa rischiano i calciatori coinvolti

La scheda: tre anni di squalifica la sanzione massima, ma c'è la possibilità di patteggiamenti e sconti

Nicolò Fagioli (foto di Alessandro Di Marco/Ansa)

Una squalifica non inferiore ai tre anni, ma che può arrivare anche alla radiazione. Ecco cosa rischiano i giocatori coinvolti nella vicenda delle scommesse: finora sono quattro quelli coinvolti (Fagioli, Tonali, Zaniolo e Zalewski). La procura federale della Figc, guidata da Giuseppe Chiné, si è attivata per condurre la propria indagine che potrà poi portare o no a una sanzione.

Il Codice di giustizia sportiva

Se l’indagine condotta dalla procura federale dovesse portare all’accertamento della violazione dell’art. 24 del Codice di giustizia sportiva che si occupa del «divieto di scommesse e obbligo di denuncia», al comma 3 parla di una squalifica non inferiore ai tre anni (può arrivare fino alla radiazione).

Il patteggiamento

Accertata la colpa, subentrano poi le strategie difensive degli incolpati. Due possibilità di patteggiamento prevede il Codice di giustizia sportiva: uno precedente all’atto di chiusura dell’indagine che prevede una riduzione della pena del 50%, il secondo relativo a un accordo post deferimento, ma ante causam. In questa circostanza lo sconto sarebbe di un terzo della pena.

La collaborazione

C’è poi una terza strategia che gli accusati possono perseguire ed è quella prevista dall’art.128 che parla di «collaborazione» dei soggetti coinvolti. Dunque se le informazioni portate saranno utili a comprendere dove nascono tali illeciti (nel caso specifico le scommesse), allora lo sconto potrebbe essere anche superiore al 50% della pena che dovrà essere «delibata» da un organo giudicante (Tribunale federale nazionale). Vedi il caso Micolucci, difensore dell’Ascoli che fu determinante nelle indagini del 2011, portando la procura federale a chiedere per lui 14 mesi di squalifica a fronte di comunque 14 illeciti commessi e centinaia di scommesse.

L’eventuale squalifica vale fuori dall’Italia?

Assolutamente sì, la pena una volta comminata viene estesa immediatamente a ogni competizione nazionale e internazionale.

Ripercussioni per i club di appartenenza

No, a meno che non ci siano prove della conoscenza della scommessa. Vale anche per i compagni di squadra con l’omessa denuncia che è punibile dall’ordinamento sportivo.

Sul fronte penale

I calciatori coinvolti, non figurando per il momento come organizzatori delle scommesse, ma solo come eventuali giocatori presso un canale illegale, dal punto di vista penale potrebbero cavarsela patteggiando o pagando un’ammenda.

 

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