Prova di forza del Napoli che cala il poker al Lecce, dopo aver fatto altrettanto mercoledì sera contro l’Udinese. Cercava la conferma la squadra di Garcia, e la conferma è puntualmente arrivata.
Nel primo tempo c’è stato un sostanziale equilibrio, rotto solo dal colpo di testa vincente di Ostigard. Nella ripresa gara in discesa per i partenopei grazie alla rete in apertura di Oshimen, per i primi quarantacinque minuti risparmiato in ottica Real, e nel finale gloria anche per Gaetano e Politano (rigore).
Un 4-0 perentorio che rimette in piena corsa scudetto i partenopei, e lascia alle spalle il difficile avvio di stagione e le polemiche. Un buon viatico in vista della sfida Champions contro il Real e il successivo impegno casalingo contro la Fiorentina.
Il Lecce, per la prima volta sconfitto in casa, prova a giocarsela sull’aggressività, almeno nel primo tempo, ma non basta, con le qualità ospiti che emergono in maniera evidente. Inizio aggressivo del Lecce come preventivato, mentre il Napoli ragiona con calma sulle proprie manovre offensive. Il primo squillo è del Napoli, che passa al 16’. Punizione battuta dalla sinistra da Zielinski, al centro svetta tutto solo Ostigard che di testa mette insacca alla spalle di un impietrito Falcone: vantaggio ospite, ma retroguardia del Lecce da bollino rosso. I padroni di casa, colpiti dal gol subito, costruiscono la prima occasione con il solito Krstovic (25’), che riceve sul lato mancino da Almqvist, tenta di piazzarla col destro, ma Meret si distende e respinge la conclusione. E il pari sembrava cosa fatta al 31’. Sugli sviluppi di un corner la palla sbuca in mezzo all’area, Pongracic controlla e calcia, ma la traiettoria si alza troppo. Il Napoli riesce a mettere la testa oltre la propria metà campo grazie ad una bella triangolazione avviata da Simeone (40’), conclusione quasi dalla lunetta col destro, ma palla che termina di un soffio a lato. Un minuto di recupero e si va al riposo con il Napoli avanti. Si riparte e c’è una novità nello schieramento di Garcia: fuori Simeone, gravato di un cartellino giallo, dentro Osimhen. Ed il nigeriano ci mette davvero poco a lasciare il proprio marchio sulla gara. Ripartenza letale condotta da Kvara che salta Ramadani e crossa con l’esterno, perfetto il suo assist per il colpo di testa di Osimhen (51’) che fa 2-0: esultanza timida del bomber, ma abbraccio collettivo dei suoi compagni. Il Lecce e riesce a segnare con Strefezza (57’), ma l’arbitro Pairetto annulla per fallo di mano a inizio azione di Krstovic, decisione confermata dal Var.
Il doppio vantaggio indirizza il pensiero di Garcia sulla gara di martedì contro il Real, con il tecnico che mette dentro Politano e Raspadori per Lindstrom e Kvara (58’). Sul fronte opposto D’Aversa ne cambia tre in un colpo solo (61’): Dorgu, Oudin e Gonzalez in campo per Gallo, Rafia e Blin (infortunato). Le due squadre sono lunghe, il Napoli che cerca di chiuderla, mentre al Lecce manca il guizzo per riaprirla. E alla fine arriva il tris di Gaetano (88’), subentrato da poco, abile di destro, su assist di Raspadori, a battezzare il primo palo e chiudere la contesa. Ed in pieno recupero calcio di rigore per il Napoli (94’): sciocchezza di Ramadani, che si perde Gaetano e lo stende in area. Oshimen, come già fatto nella sfida contro l’Udinese, cede il pallone a un compagno. Politano col mancino non sbaglia e spiazza il portiere per il poker partenopeo.
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