Mercoledì 27 Novembre 2024

Vlahovic salva la Juventus, con il Bologna finisce 1-1

Dusan Vlahovic oggi durante il match

>>>ANSA/ (ANSA) - TORINO, 27 AGO - La Juve si spaventa con il Bologna, il pari arriva soltanto all’80’. I rossoblu si dimostrano un osso duro e vanno avanti con Ferguson, poi Vlahovic evita la sconfitta all’esordio allo Stadium. C’è il sapore dell’occasione persa tra i bianconeri, anche se Thiago Motta ha meritato ampiamente il punto conquistato sotto la Mole e può recriminare per il rigore non concesso sul contatto Ndoye-Iling. Un cambio forzato e uno per scelta tecnica, per il resto è la stessa Juve vista a Udine. Szczesny è fuori uso a causa di una botta e gioca Perin, a centrocampo c’è Fagioli e non Miretti a completare il reparto con Locatelli e Rabiot. Poi sono solo conferme per Allegri, che ripropone Weah e Cambiaso sulle corsie, il terzetto Danilo-Bremer-Alex Sandro in difesa e il tandem Chiesa-Vlahovic in attacco. Anche Thiago Motta sceglie la linea della continuità nonostante la sconfitta al debutto contro il Milan e cambia soltanto Dominguez con Orsolini, abbassando Moro da trequartista a mediano in coppia con Aebischer. Zirkzee è nuovamente l’unica punta, Ndoye e Ferguson sono i rifinitori insieme al classe 1997 fresco di rinnovo. Il tecnico conferma anche il quartetto arretrato con i terzini Posch e Lykogiannis e i centrali Beukema e Lucumì. La Juve è la stessa della Dacia Arena negli uomini e nello schieramento, non nell’atteggiamento e nella brillantezza: fin dai primi minuti i bianconeri sembrano compassati e prevedibili, lenti nella manovra e nei movimenti senza palla, così i rossoblu fanno la loro partita di ripartenza e contropiede. Moro ci prova da fuori ma non inquadra la porta, Ndoye ha una grande occasione ma calcia addosso a Perin. Il gol è nell’aria e arriva a metà primo tempo: Bremer e Alex Sandro si ostacolano a vicenda e lasciano palla a Zirkzee, l’olandese premia l’inserimento di Ferguson e lo scozzese porta avanti gli ospiti. Dall’altra parte, invece, Skorupski è inoperoso e i bianconeri provano timidamente a protestare per tre episodi in area felsinea, ma Di Bello lascia sempre correre. Così la Juve torna negli spogliatoi sotto di un gol e sommersa dai fischi. Allegri scuote i suoi durante l’intervallo, Vlahovic pareggia subito ma l’arbitro annulla dopo la revisione al Var per un fuorigioco di Rabiot ritenuto attivo. I bianconeri continuano ad attaccare, Skorupski respinge a mano aperta una conclusione di Weah e Fagioli si divora il pari da ottima posizione. Il Bologna ritrova equilibrio con gli ingressi di Corazza, Dominguez e Karlsson, Allegri cerca la svolta al 66’ con Iling-Junior e Pogba, accolto da un’ovazione. Sono i rossoblu, però, ad andare vicini al raddoppio: Perin respinge il tiro di Zirkzee, Iling-Junior contrasta Ndoye a pochi metri dalla linea di porta ma per l’arbitro è tutto regolare, con Thiago Motta ammonito per proteste. A 10 minuti dalla fine arriva il pari: Pogba lancia Iling-Junior, cross in mezzo e colpo di testa vincente di Vlahovic. Le mosse di Allegri per provare a vincerla sono McKennie e Yildiz, ma nei sette minuti di recupero è la Juve a rischiare di subire il colpo del ko. Alla fine è un punto a testa, con il Bologna che supera l’esame Stadium e i bianconeri che fanno passi indietro rispetto a Udine. «È lunga, andiamo avanti» la frase di Vlahovic ai tifosi durante il saluto della squadra alla curva.

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