A poco meno di una settimana dalle dimissioni choc di Roberto Mancini la nazionale italiana di calcio ha in Luciano Spalletti il suo nuovo ct. L’ufficializzazione dell’accordo con l’ex tecnico del Napoli arriva a ora di cena di un caldo venerdì di agosto. «Diamo il benvenuto a Spalletti, la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice che abbia accettato la guida tecnica degli azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi», le parole del numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina. Il passato è alle spalle insomma, anche se il capitolo Mancini (al quale forse saranno fischiate le orecchie alle parole di Gravina), con le sue dimissioni unilaterali e la sorpresa della Figc, non sembra chiuso qui. Così come resta l’ombra della clausola di non ingaggio del Napoli, che reclama il pagamento di una penale. Ma Spalletti, confortato dal parere dei suoi legali, ha detto sì all’offerta di Gravina, convinto da subito che era lui il profilo giusto; il tecnico ha dato ascolto alla sua voglia di nazionale, peraltro ammessa in tempi non sospetti. Nessun accordo, al momento risulta in vista, si prospetta uno scontro tra il tecnico e la società partenopea. “Spalletti non pagherà spontaneamente la clausola», si è limitato a dire Mattia Grassani, consulente legale del Napoli, pur non escludendo che nei prossimi giorni qualcosa si possa muovere. Spalletti assumerà l’incarico di ct a partire dall’1 settembre 2023 e la presentazione ufficiale si svolgerà in occasione del raduno degli Azzurri, in programma nei primi giorni di settembre, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, fa sapere la Figc. Per il tecnico toscano contratto fino ai mondiali del 2026 e il compito di portare la nazionale azzurra fuori dalla crisi, culminata con la mancata qualificazione ai Mondiali del Qatar dell’inverno scorso. I primi impegni sono già pesanti: nella corsa alla qualificazione a Euro 2024 la sconfitta degli azzurri nella sua Napoli contro l’Inghilterra costringe la nazionale alla rincorsa del secondo posto, e la doppia partita in casa della Macedonia del Nord (triste ricordo, per l’Italia di Mancini esclusa dai Mondiuali) e a Milano con l’Ucraina impongono risultati. Spalletti non è certo tipo da paure. Piuttosto, sulla sua posizione resta il punto interrogativo del rapporto con Aurelio De Laurentiis: il patron del Napoli, attraverso i suoi legali e col comunicato di Ferragosto, ha reclamato il pagamento della penale di poco meno di 3 milioni. Ma Spalletti è andato avanti. Si vedrà quanto è arroventato il clima nelle prossime ore, ma tutto lascia pensare che la soluzione amicale sia difficile. La Nazionale volta dunque pagina e l’esordio sulla panchina azzurra per Spalletti a Skopje, sabato 9 settembre, contro la Macedonia del Nord. Tre giorni dopo l’Italia affronterà l’Ucraina a San Siro. Troppo presto per capire come sarà l’Italia formato Spalletti che metterà comunque il campo le sue doti prinicpali: capacità,conoscenze, talento nella costruzione di squadre, ambizione. Potrebbero seguire l’ex tecnico Napoli alcuni dei suoi piuù stretti collaboratori, come gli assistenti Daniele Baldini e Marco Domenichini e il preparatore atletico Francesco Sinatti, artefici con Spalletti della conquista dello scudetto a Napoli poco meno di tre mesi fa. Intanto il 31 agosto Spalletti è atteso dalla Uefa a Nyon: in occasione del sorteggio Champions, si svelerà chi tra lui, Guardiola e Inzaghi è stato scelto come allenatore della passata stagione. La nazionale, invece, la sua scelta l’ha fatta.