Si profila un’altra estate rovente sul fronte delle iscrizioni delle squadre ai campionati di calcio. Quest’anno è la posizione del Lecco a creare scompiglio in Serie B: il club lombardo ha conquistato sul campo la promozione dalla Serie C ma problemi nell’invio nei termini della documentazione sullo stadio hanno dato il via al ricorso del Perugia, accolto ieri dal Collegio di Garanzia dello Sport, che riporterebbe gli umbri in B. E oggi, alla mezzanotte, scadono i termini per la presentazione delle domande di ripescaggio e riammissione delle squadre. Ma la Federcalcio sul tema è chiara da tempo: prima di pronunciarsi, attenderà l’esito dei ricorsi alla giustizia sportiva e ordinaria. Lo esplicitò il presidente, Gabriele Gravina, lo scorso 7 luglio e da allora la posizione non è cambiata: «E’ doveroso aspettare qualunque forma di giudizio in modo da partire con organici completi». Il calendario Figc ha in programma il 28 luglio il Consiglio federale per la graduatoria di riammissione. Entro il 2 agosto dovrebbero pronunciarsi i Tar, poi il 29 agosto potrebbe esserci l’eventuale decisione definitiva del Consiglio di Stato. Mentre la Lega di B è al lavoro per far fronte alla possibile emergenza dei calendari, in ambienti sportivi istituzionali rassicurano che tutto si risolverà a breve anche perché - si spiega - «la norma è chiara, in quanto ci sono termini perentori da rispettare per le iscrizioni». Però il rischio di uno slittamento del campionato c'è. Il torneo dovrebbe partire il 19 agosto, ma se bisognerà attendere l’ultimo grado di giudizio (Consiglio di Stato, 29 agosto), a questo punto potrebbe slittare di almeno due settimane (tre giornate, visto l’infrasettimanale del 29) con date da rivedere. Si aspetterà il Consiglio di Stato anche per sapere quali saranno le 20 squadre di B o se addirittura si andrà a 21 squadre. Insomma - tra ricorsi, mancate iscrizioni, contro-ricorsi al Tar e la minaccia di cause legali - l’estate sarà calda e lunga. I destini di Lecco, Reggina, Perugia, Brescia, Foggia sono tutti legati alle decisioni che saranno prese nelle aule di tribunale. Dopo la decisione del Collegio di garanzia che ieri ha accolto il ricorso del Perugia, retrocesso dalla Serie B, contro l’iscrizione del Lecco neo promosso la palla è finita nelle mani agli avvocati di tutti club coinvolti. Il Lecco, al quale viene contestato di non aver rispettato i termini di presentazione della documentazione riguardo allo stadio in cui avrebbero disputato la B (l’Euganeo di Padova), non ci sta: «Faremo ricorso al Tar - sottolineano i vertici -. Attendiamo il 20 luglio le motivazioni e il Tar il 2 agosto». Per motivazioni diametralmente opposte a quelle dei lecchesi, anche il Foggia può presentare ricorso: i pugliesi, sconfitti nella finale dei playoff dal Lecco, hanno visto dichiarare inammissibile il loro ricorso. Al Tar si rivolgerà anche la Reggina. I calabresi, settimi in campionato, sono stati bocciati dal Collegio di garanzia, al quale avevano ricorso contro l’esclusione per difetti nell’iscrizione. Gli amaranto sono «fiduciosi» perché certi di aver «seguito le regole dello Stato, pagando le pendenze nei tempi stabiliti se non addirittura in anticipo». In questo caso a beneficiare dell’esclusione della Reggina sarebbe il Brescia, retrocesso sul campo. Le società sportive coinvolte nel caotico guazzabuglio delle iscrizioni promettono battaglia e a questo punto mettono in dubbio non solo il numero di squadre alla partenza - il fatto di per sé non sarebbe una novità - ma addirittura paventano il rinvio del torneo a settembre. Di certo, anche quest’anno si rischia che ci sia molto più da lavorare per avvocati e tribunali, che per i calciatori in ritiro.