Sabato 21 Settembre 2024

Europei Under 21, pazza Italia: da 3-0 a 3-2 con la Svizzera ma torna in corsa

Fabiano Parisi

Un primo tempo dominato, sei minuti iniziali della ripresa in tilt, e poi un lungo brivido sulla schiena. E’ tutto qui il 3-2 alla Svizzera con la quale l’Italia Under 21 si rimette in corsa per la qualificazione ai quarti degli Europei, dopo la sconfitta-beffa con la Francia. La nazionale di Nicolato, che ha chiuso il primo tempo avanti di tre gol e molti di più avrebbe potuto segnarne, ha però rischiato di rovinare tutto nel secondo: deve ringraziare la fortuna, tra sprechi svizzeri e decisioni dell’arbitro che, senza Var, ha sorvolato su due interventi più che dubbi di Bove in area. Ora gli azzurrini dovranno battere la Norvegia nell’ultimo turno. Nicolato spera che non pesino i due gol subiti e quelli non fatti, se dovesse contare la differenza reti in un finale a pari punti con le concorrenti alla qualificazione. Il tecnico azzurro è di parola e cambia tre uomini: nel 3-5-2 Parisi sostituisce Udogie come esterno sinistro, Bove per Ricci a centrocampo, in attacco c’è Gnonto al fianco di Pellegri. Gli azzurrini, costretti alla vittoria, partono forte. Tre minuti, e Scalvini si trova in area il pallone buono, il suo sinistro un pò pasticciato sbatte sulla difesa svizzera. Il gol che sblocca arriva subito dopo: al 5’ Bellanova scappa a destra, crossa sul secondo palo per Bove anticipato in angolo e la battuta dalla bandierina di Tonali trova il colpo di testa vincente di Pirola, con la complicità del portiere Saipi. Un’altra manciata di minuti ed ecco anche il 2-0: all’11’ azione replay, la velocità di Bellanova a destra è devastante e il suo cross sul secondo palo stavolta trova Gnonto, che sciaccia di testa e sulla risposta del portiere ribadisce in rete tra pancia e piede. L’Italia non si ferma, tra 13’ e 14’ sfiora ancora la rete col sinistro di Gnonto, parato, e il colpo di testa di Pellegri, di poco alto. La Svizzera abbozza una reazione con Amdouni, parato da Carnesecchi ma da fuorigioco (18’), e Tonali risponde con una punizione velenosa che Saipi devia a fatica (22’). A mettere in apprensione Nicolato più che la pericolosità degli elvetici è la leggerezza difensiva dei suoi azzurrini, calati anche nel pressing. Così prima Rieder spara su Carnesecchi un pallone sfuggito alla linea difensiva, poi alla mezzora Imeri su punizione per poco non sorprende Carnesecchi, da lontano: ci si mette la traversa a graziare il portiere. All’Italia basta aumentare un pò la pressione offensiva: in pieno recupero il 3-0 è sfiorato due volte (cross di Bellanova, destro di Gnonto) ma al 4’ di recupero Blum buca clamorosamente il cross di Bellanova (sempre lui) e sottoporta Parisi insacca. Sembra tutto chiuso e invece no. Nei primi 6’ della ripresa la Svizzera, con Males in più davanti e un difensore in meno, riapre. Prima Imeri accorcia, poi Azmouni sfrutta l’insicurezza di Parisi e dentro l’area batte Carnesecchi. Il 3-2 manda in tilt l’Italia, nel gioco e nella testa. Bove rischia il rigore su Rieder, e meno male che non c’è il Var, poi Amdouni tira pericolosamente da dentro l’area. Vista la difesa, l’unica carta azzurra è l’attacco: al 15’ Saipi salva sulla girata di testa di Scalvini, da angolo, e subito dopo Cancellieri al volo non trova la porta. Lo spreco più grande è di Bellanova, che al 23’ spara alto da solo in area. Il dio del calcio invocato da Nicolato dopo i torti arbitrali con la Francia interviene al 25’, quando Bove entra in area su Imeri con un fallo da rigore, non sanzionato. Entrano Lovato per Pirola, Ricci per Rovella e Colombo per Gnonto: sul suo destro, dall’angolo di Tonali, la palla buona girata però fuori. Ma subito dopo, al 28’, è lo svizzero Males a sprecare fuori in modo clamoroso, solo davanti a Carnesecchi. Il portiere azzurro blocca a terra un paio di tiri avversari, l’Italia si chiude dietro e soffre, fino al fischio finale che sa di liberazione.

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