Il derby tra deluse del girone di ritorno, Atalanta-Udinese (6 e 3 punti rispettivamente alla vigilia) finisce zero a zero. Senza risolvere i problemi delle due sfidanti, comprese le prospettive di un campionato forse al di sotto delle aspettative. I nerazzurri, poi, hanno aggiunto all’infermeria altri due elementi a una settimana dal match della verità a Napoli. I friulani, bravi a imporre ritmi bassi in avvio, sbucano al 17’ sull’asse Beto-Lovric con lo sloveno a sprecare il sinistro non incrociato da posizione favorevole. Dietro c’è da guardarsi dalla catena di destra di casa, chiusa da Bijol nell’incursione di Maehle e da Perez sul primo angolo atalantino, che smorza la ribattuta di Lookman. Se Perez si conferma impeccabile nell’anticipo su De Roon (27’) in linea con Boga, presto arretrato fra le linee nonostante le sembianze iniziali di tridente, il successivo rilancio rischia di costar caro ai bergamaschi per il maldestro tocco all’indietro di Djimsiti, ma Musso è tempestivo nell’uscita bassa per evitare guai da Beto. Alla mezzora sullo spiovente di Ruggeri c’è la punta del piede di Maehle a far impennare la sfera, 5’ e Hojlund non impatta bene lo schema da fermo con la doppia sponda Demiral-Toloi. Gasperini, perso Zappacosta (inguine) nel prepartita, deve sostituire Koopmeiners con Ederson (41’) per un sospetto stiramento alla coscia sinistra appena tre minuti dopo un tiro da fuori su scarico ancora dell’esterno danese al culmine di una ripartenza. Se a fine recupero (3’) Bijol non riesce a correggere in torsione il lancio di Lovric, nella ripresa Ederson impegna subito Silvestri in angolo (3’) con la retroguardia di Sottil in affanno sull’iniziativa di Boga entrato in area da sinistra. Prima del taglio d’ali di Gasperini, Lookman ci prova tre volte dall’8’ al 14’ in scia al resto del tridente, trovando Perez, i piedi uniti di Silvestri (sinistro su passaggio di De Roon) e la sua mira sballata a frapporsi tra lui e il vantaggio. I friulani si ergono a muraglia umana quando Becao si lancia a corpo morto (18’) sul rigore in movimento del nuovo entrato Pasalic (mancava dal pre Lazio) a rimorchio di Maehle. Per vedere un tiro in porta, l’unico, degli uomini in giallo occorre aspettare il trentesimo, quando Thauvin alza debolmente il mancino da terra in mischia su spunto di Beto. Il destro comunque debole di Pasalic nell’intesa con l’ex di turno Muriel trova una deviazione in fallo di fondo (41’). L’eroe è l’ex Verona tra i pali, che stacca dall’incrocio il tiro a giro di Toloi (44’) servito da Ruggeri a sinistra su azione d’angolo (la decima). L’Atalanta resta così sesta in classifica, a 5 punti dalla zona Champions in attesa delle partite di Inter e Milan. (ANSA).