Debutto vincente e largo nel punteggio per l'Inghilterra, ha faticato invece l'Olanda nel match d'esordio al Mondiale in Qatar. Mentre Galles e Usa hanno pareggiato. Questo nella giornata in cui la Fifa ha deciso di vietare le fasce arcobaleno per i capitani delle nazionali che intendono manifestare per i diritti Lgbtq ai mondiali in Qatar, Paese dove l’omosessualità è punibile con tre anni di carcere. La marcia indietro è stata annunciata con una nota di forte protesta dalle federazioni di Inghilterra, Galles, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera e Danimarca spiegando che «la Fifa è stata molto chiara» che ci saranno «sanzioni sportive» e quindi ammonizioni se le fasce arcobaleno saranno indossate in campo.
Bale salva il Galles con gli Usa
Stati Uniti belli e ingenui al cospetto di un Galles brutto ma molto più concreto. Finisce 1-1 il secondo match del gruppo B ai Mondiali in Qatar dove il sogno americano richiamato dal presidente Usa, Joe Biden, svanisce solo nel finale. Eppure per i giocatori a stelle e strisce era cominciata benissimo la serata all’Ahmad Bin Ali Stadium di Ar-Rayyan: il tutto nel segno del figlio d’arte Timothy Weah, origini liberiane ma nato a New York, che porta meritatamente in vantaggio i suoi. Un 1-0 che dura fino alla doccia gelata servita nel finale di match da Bale, che si conquista e realizza il rigore che salva i gallesi fermando il risultato sull’1-1 e lasciando aperte tutte le soluzioni in chiave qualificazione. Formazione spregiudicata quella che presenta Berhalter per la gara d’esordio contro i Dragoni. Nel 4-3-3 del Ct Usa c’era tanta curiosità per vedere all’opera il figlio dell’ex rossonero George Weah, riferimento avanzato della squadra supportato da Pulisic e Sargent. A centrocampo Adams e Musah insieme allo juventino McKennie in campo con una capigliatura colorata di bianco, rosso e blu in onore della bandiera. In difesa dal 1’ il milanista Dest. In difesa Ream vince il ballottaggio con Carter-Vickers per un posto accanto a Zimmerman. Non è meno spregiudicata l’idea di formazione del Ct gallese Page. Nel 3-4-3, Bale, fresco di titolo in Mls, affiancherà Wilson e James. In campo il giocatore dello Spezia Ampadu a centrocampo accanto a Ramsey vista l’indisponibilità di Allen. In difesa spazio a Mepham, Rodon e Davies. Pronti via con gli Stati Uniti che partono a razzo sfiorando il vantaggio più volte: su tiro cross di Weah jr Rodon devia verso la sua porta e il portiere del Galles Hennessy d’istinto respinge. Sull’azione successiva Sargent di testa colpisce il palo esterno. Con il passare dei minuti l’inerzia del match non cambia con gli Usa costantemente in attacco, mentre il Galles si difende con l’’italianò Ampadu che, subito ammonito per una brutta entrata, ce la mette tutta a fare filtro a centrocampo per fermare i giocatori a stelle e strisce. Un forcing continuo che dà i primi frutti al 36’ grazie al bel gol di Weah che, lanciato verso l’area da un ispiratissimo Pulisic, con grande freddezza insacca. Raggiunto il vantaggio McKennie e compagni continuano a spadroneggiare senza lasciare sbocchi offensivi ai gallesi guidati da un Bale troppo nervoso. Ne è una prova l’ammonizione presa a fine primo tempo per aver atterrato brutalmente un avversario. Nel secondo tempo il Galles si gioca la carta del ‘gigantè Moore in avanti al posto di James per provare a sfondare l’attenta difesa americana. Bale e i suoi ci provano a sprazzi a raggiungere il pari anche se gli Stati Uniti sono sempre più pericolosi in contropiede. Prima Davies poi Moore sfiorano il gol dell’1-1 di testa, me niente. Gli Usa controllano agevolmente, ma quando sembra fatta, per gli americani arriva la doccia fredda a dieci minuti dal termine: Bale viene atterrato in area (fallo ingenuo di Zimmermann) e rigore trasformato dalla stessa stella gallese per un pari non proprio meritato, ma molto molto prezioso per un possibile passaggio del turno. L’1-1 finale spezza il sogno degli americani di cominciare con una vittoria, ma resta la grande soddisfazione per una buona prestazione grazie all’estro e alla velocità dei suoi giovani guidati dal figlio di un certo George Weah.
Gli Orange a fatica col Senegal
Un colpo di testa del talentuoso Gakpo e un gol nell’ampio recupero di Klaassen sbloccano una gara equilibrata e deludente contro il Senegal e consentono all’Olanda di agguantare l’Ecuador in testa al gruppo A. Gli africani in realtà disputano una buona gara ma si disuniscono all’epilogo e l’Olanda sfrutta con esperienza la situazione e ringraziano anche il portiere Mendy, tutt’altro che impeccabile in entrambe le marcature. L’esperto De Gaal, al suo terzo mondiale, può continuare a sognare di infrangere il tabù delle tre finali perse, intanto inanella il 16/o risultato utile di fila. E’ una gara tesa e nervosa che le due squadre affrontano con cautela. Nelle due difese eccellono Koulibaly e Van Dijk, negli attacchi mancano l’insostituibile Manà mentre Depay, ancora acciaccato, entra solo nella ripresa. Nell’Olanda male De Ligt, in chiaroscuro De Jong e Dumfries si impegna senza troppa lucidità nelle sue sgroppata a tutto campo. Molto meglio l’attaccante del Psv Gakpo, che indirizza la gara con uno stacco che beffa Mendy, lento a reagire su un cross. I tifosi africani cantano e ballano in tribuna mentre le squadre si studiano e si elidono per la prevalenza delle difese. De Jong comanda il gioco con l’abilità che non gli viene riconosciuta a Barcellona, ma ha poca collaborazione. Il Senegal spinge sulle fasce con i veloci Sarr e Diatta mentre Dia non riesce a trovare lo spunto, ma la sua attenuante è che Van Dijk sbroglia le rare occasioni che concede un deludente Ake. Al quarto d’ora l’Olanda sembra poter prendere il volo, ma prima Blind di testa manda di poco fuori poi De Jong ha uno spunto prepotente ma si imballa e permette il recupero di Diallo. Il Senegal si distende con Sarr, ma Van Dijk di testa salva in angolo. Poi una conclusione di Berghius viene deviata in angolo. Nella ripresa la fisionomia della partita non muta, tanta tattica e pochi spunti. De Ligt, in difficoltà, si prende un giallo. Da un errore di De Jong il Senegal costruisce un contropiede con un bel tiro di Dia che viene respinto da Noppert. Poi la fatica si fa sentire, girandola di sostituzioni (entra anche Koopmeiners) e il Senegal finisce la benzina. L’Olanda sfrutta la sua panchina lunga: al 39’ un cross intelligente di Jong regala un assist che Gakpo trasforma in gol anche per un’uscita tardiva di Mendy. Papera del portiere anche al 98’ - lungo recupero concesso dall’arbitro, in linea con le richieste di Collina di aumentare il tempo effettivo di gioco -, quando respinge male una conclusione non irresistibile di Depay e Klasssen è sevlto a batterlo fissando il 2-0 finale.
Goleada dell'Inghilterra all'Iran
L’Inghilterra esordisce con il botto a Qatar 2022, travolgendo 6-2 l’Iran nella prima partita del Gruppo B. Tutto troppo facile per la selezione di Gareth Southgate, che s’impone grazie ai gol di Bellingham, Sterling, Rashford, Grealish e la doppietta di Saka, mentre serve a poco la doppietta iraniana di Taremi. In attesa di Stati Uniti-Galles, in programma stasera alle 20.00, gli inglesi si prendono quindi i primi 3 punti del proprio raggruppamento. Nel primo quarto di gara succede poco o nulla, complice un brutto colpo al volto subito dal portiere iraniano Beiranvand, rimasto a terra sanguinante per quasi dieci minuti e costretto successivamente al cambio. Alla ripresa del gioco l’Inghilterra prende in mano il comando delle operazioni, crea le prime due occasioni con Mount (esterno della rete) e Maguire (traversa di testa), poi al 35’ sblocca il risultato: bella azione corale che libera Shaw al cross, Bellingham svetta in area e firma l’1-0. Prima del riposo la squadra di Southgate dà una bella sgasata e chiude anticipatamente i conti con altri due gol in rapida sequenza: raddoppia Saka dopo una sponda aerea di Maguire, mentre Sterling firma il tris sotto porta su assist perfetto di Kane. Nella ripresa i ‘Three Lions’ controllano senza troppi problemi il largo vantaggio e, al 62’, trovano anche il poker ancora con Saka, che si accentra sul sinistro e fulmina Hosseini per il 4-0. Un sussulto d’orgoglio dell’Iran porta al gol della bandiera di Taremi, ma al 71’ l’Inghilterra va nuovamente a segno con il neo entrato Rashford, che riceve da Kane, mette a sedere un avversario con una finta di destro, firmando poi di sinistro il gol del 5-1. Trova gloria anche Grealish che firma il sesto gol a porta vuota su assist di Wilson, poi prima del triplice fischio da segnalare una grande parata di Pickford, che con l’aiuto della traversa nega la rete ad Azmoun, prima che Taremi firmi la sua inutile doppietta personale (su rigore) per il definitivo 6-2.