Una serata da dimenticare per la Lazio, che esce con le ossa rotte dalla sfida di Europa League persa 5-1 contro il Midtjylland nella seconda giornata del gruppo F. Primo tempo da incubo per i biancocelesti di Sarri, che pure erano arrivati con in tasca la vittoria all’esordio stagionale con il Feyenoord. La Lazio era partita bene gestendo il gioco per quasi mezz’ora e il primo gol del Midtjylland arriva quasi a sorpresa, ma inaugura la giornata no della difesa, fortemente colpevole della manita danese. Al 26’ Paulinho sblocca il risultato (dopo la traversa di Isaksen) e poco dopo, al 30’, l’uno-due fulmineo completato da Kaba spiazza i biancocelesti. In entrambi i casi, gravi errori da parte di Gila, con la complicità dell’intero reparto difensivo. L’unico acuto, che prova a svegliare la Lazio, è l’occasione di Pedro verso il finale della prima frazione. La formazione biancoceleste avrebbe tutto il tempo di cambiare la storia della partita, nonostante il passivo e un primo tempo ben al di sotto delle aspettative. Invece la ripresa, se possibile, diventa un incubo ancora più grande. Primo calcio di rigore contro i biancocelesti, per fallo di Cataldi su Isaksen (il migliore del Midtjylland): al 52’ dal dischetto Evander non sbaglia il 3-0.
Poi entra Milinkovic-Savic dalla panchina e, per un attimo, la rotta sembra poter cambiare. Al 57’ il serbo infila in rete il 3-1 che potrebbe cambiare il corso del match. Ma i compagni non lo seguono, la Lazio perde la testa. Secondo calcio di rigore, stavolta fallo di Marusic. Evander si fa parare il penalty da Provedel, sulla ribatutta trova la gloria personale al 67’ Isaksen. La cinquina, infine, porta la firma al 72’ di Sviatchenko con la difesa che continua a dormire. Una prestazione da mettersi subito alle spalle per la Lazio e parità assoluta nel girone: tutte e quattro le squadre hanno tre punti dopo la goleada del Feyenoord sullo Sturm Graz.
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