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Torino e Lazio di annullano, pure Udinese e Salernitana vanno in bianco

Un duello tra Alessandro Buongiorno e Ciro Immobile

La sfida non si sblocca, Torino e Lazio chiudono i novanta minuti sullo 0-0: poco spettacolo nella partita all’ombra della Mole, con i biancocelesti che ci provano con convinzione soltanto nella ripresa ma i granata reggono l’urto.

Il pareggio, però, è giusto, con Juric e Sarri che danno così continuità al successo nella gara d’esordio. C’è il derby dei Milinkovic-Savic, non la sfida tra numeri 10: Vanja affronta il fratello Sergej, mentre Lukic e Luis Alberto siedono almeno inizialmente in panchina. Sarri lancia il tridente con l’ex Immobile tra Felipe Anderson e Zaccagni, in mediana schiera Vecina insieme a Cataldi e Romagnoli fa coppia con Patric nella retroguardia completata da Lazzari e Marusic. Maximiano è squalificato, dopo il pasticcio della prima giornata, fra i pali biancocelesti gioca Provedel. Juric, invece, tocca il meno possibile nella formazione che ha espugnato Monza: Linetty è confermato al fianco di Ricci, al centro della difesa torna Buongiorno, in attacco c’è l’esordio da titolare di Vlasic piazzato sulla trequarti con Radonjic dietro a Sanabria. La fascia di capitano rimane sul braccio di Rodriguez, Lukic torna tra i convocati ma parte fuori.
Cattiva e grintosa, la squadra di Juric parte come voleva il suo allenatore: Linetty sradica il pallone a Milinkovic-Savic, Sanabria tenta la conclusione da fuori area ma non inquadra lo specchio della porta. La Lazio sembra impaurita, Immobile è braccato da Buongiorno e non vede un pallone, eppure l’occasione migliore è di Marusic, il quale va a sbattere contro il portiere avversario in uscita dopo una bella intuizione di Zaccagni.

Provedel esce a vuoto in un paio di occasioni ma i granata non ne approfittano da situazione di corner, il primo tempo si chiude sullo 0-0 con il Toro che gioca meglio senza però riuscire a concludere. Sarri aspetta l’ora di gioco per inserire Marcos Antonio e Basic, la sua squadra cresce a vista d’occhio: Immobile ha due grandi occasioni ma sbatte prima contro il portiere granata e poi contro Djidji, mentre Milinkovic-Savic non sfrutta un pasticcio del Toro in costruzione. Juric capisce il momento complicato e cerca di restituire equilibrio togliendo Singo, Linetty e Sanabria per Lazaro, Lukic e Pellegri, i granata tornano quadrati e non rischiano più. Al triplice fischio Sergej si fa ammonire per proteste, al Grande Torino finisce 0-0. Nel prossimo turno, il Toro andrà a Cremona, mentre la Lazio è attesa dal primo big-match della stagione: venerdì, infatti, all’Olimpico si presenterà l’Inter vicecampione d’Italia.

Primo punto della stagione per Udinese e Salernitana

Primo punto stagionale per Udinese e Salernitana (0-0) nell’esordio dei bianconeri alla Dacia Arena. La partita è stata giocata a viso aperto nella prima frazione, poi Perez si è fatto espellere ingenuamente e i padroni di casa hanno agito prevalentemente di rimessa. Per gli ospiti una mezza occasione sprecata, incapaci di trovare la via della rete pur in superiorità per un tempo intero.
Le due squadre applicano il medesimo 3-5-2 e la prima svolta potrebbe arrivare già al 4’: cross di Pereyra che colpisce Bronn, il quale interviene in maniera scomposta e con il braccio alto, Aureliano è a due passi e non ha dubbi, penalty. Il Var lo sbugiarda, però, come era apparso evidente a gran parte dello stadio già nel live. La sfera ha colpito il difensore sotto l’ascella.

L’Udinese sembra patire l’occasione persa e la Salernitana va a un passo dalla rete con Bonazzoli che in mezza rovesciata, da due passi, su torre di Botheim, scarica al volo: miracolo di Silvestri che respinge d’istinto. Reagiscono i padroni di casa: Udogie pesca Makengo in area, assist al bacio per Deulofeu che sterza e dribbla due volte un paio di avversari, prima di farsi murare dalla difesa a pochi passi dalla linea di porta. Al 33’ succede di tutto nell’area ospite: prima Deulofeu si presenta a tu per tu con Sepe che in uscita disperata riesce a respingere; sul prosieguo dell’azione batti e ribatti con i difensori campani sempre pronti a frapporsi tra le conclusioni sottomisura degli attaccanti di casa e la loro porta. Al 37’ nemmeno un gentile omaggio della Salernitana manda in rete l’Udinese: folle retropassagio di Maggiore che serve Deulofeu sul dischetto; il catalano controlla e si gira, senza lasciare la sfera a Pereyra che stava arrivando a velocità doppia e faccia alla porta. La conclusione del numero 10 è smorzata sul palo da Fazio. Nei 5’ di recupero follia di Perez che cambia il match: la Salernitana si lancia in contropiede e il difensore argentino insegue per 30 metri Mazzochi, prima di sgambettarlo a palla lontana. Rosso sacrosanto e Udinese in 10. l Sottil corre ai ripari e lascia negli spogliatoi Makengo (già ammonito) per Lovric; anche Nicola pesca dalla panchina: esordio per Dia al posto di uno spento Botheim; e Bradaric per Radovanovic. Il ritmo dell’Udinese cala e Candreva, al 65’, dai 30 metri prova una delle sue conclusioni, ma Silvestri vola e mette in angolo. La Salernitana aumenta la pressione ma sono ancora i bianconeri ad avere la chance migliore: al 74’ Deulofeu vola in contropiede e Gyomber deve spendere una ammonizione per fermarlo al limite dell’area. Un punto a testa, in agosto serve al morale.

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