Il Milan comincia una nuova era, targata RedBird. Nei giorni scorsi, lontano da Milano, probabilmente a New York, sono state apposte le firme sul contratto preliminare di acquisto del club. Elliott cede la maggioranza alla RedBird Capital Partner, fondata da Gerry Cardinale. Domani è la giornata da cerchiare sul calendario per gli annunci ufficiali. A poco più di una settimana dalla conquista dello scudetto, dieci giorni dopo il passo indietro di Investcorp e quattro anni dopo l’ultimo passaggio di proprietà, quindi, il club rossonero cambia ancora padrone. Ora alla guida ci sarà RedBird mentre il fondo di investimenti statunitense resterà con una quota di minoranza che dovrebbe aggirarsi intorno al 30%. La valutazione del club è di circa 1 miliardo e 300 milioni di euro. Per il definitivo passaggio di consegne bisogna aspettare qualche settimana, ma entro settembre si attende il closing e la strutturazione del Cda che dovrebbe prevedere una presenza di rilievo di Elliott, tanto che si parla anche della conferma di Gordon Singer, oltre a Stefano Cocirio e Giorgio Furlani. Ennesima dimostrazione della sinergia tra vecchio e nuovo proprietario. «Tutto sta andando come previsto. Credo che nei prossimi giorni si concretizzerà la trattativa con il nuovo fondo proprietario - commenta il presidente Scaroni - anche se poi tra signing e closing passerà qualche mese. Io mi auguro che ci sia una situazione definita in modo da poter affrontare il mercato che abbiamo davanti a noi con una proprietà chiara perché questo agevola la vita a tutti». Rinnovo dei dirigenti, mercato e rinnovi i temi da gestire subito. L’insofferenza palesata da Paolo Maldini a mezzo stampa non è passata inosservata e per cominciare con il piede giusto serve mettere nero su bianco il prolungamento suo e di Massara. Qualche dubbio invece per il Ceo: Gazidis ha un contratto fino a inizio dicembre e per quel momento RedBird avrà deciso se cambiare amministratore delegato o confermare l’uomo forte di Elliott. Nessuno strappo tra le due gestioni, nessun cambiamento radicale, sulla strada tracciata dal fondo di Singer, il Milan diventerà una media company, potenziando il digitale, sviluppando la produzione di contenuti multimediali, investendo parallelamente nel retail e nell’immobiliare (la questione nuovo stadio è cruciale), senza dimenticare i principi di sostenibilità che hanno caratterizzato la gestione Elliott. La sfida di Gerry Cardinale è quella di sviluppare il potenziale del Milan ma c’è da confermare anche i risultati sportivi e non sarà facile. Subentrare dopo la conquista di uno scudetto, comporta un aumento delle aspettative da parte dei tifosi che sono tornati a festeggiare dopo undici anni e non vogliono smettere tanto presto. Oltretutto il popolo rossonero era elettrizzato per l’arrivo di un fondo di investimenti arabo (Investcorp con cui si era arrivati alla due diligence solo poche settimane fa) e ora si ritrova ad accogliere una nuova proprietà ma sempre statunitense. RedBird, però, crede e investe nello sport. Ha interessi multidisciplinari, in varie zone del mondo, oltre a detenere un’importante partecipazione nella Fenway Sport Group che controlla il Liverpool. E’ l’alba di un nuovo Milan e l’obiettivo è chiaro: diventare una media company.