Il Cagliari non riesce a sfondare a Venezia e retrocede amaramente in Serie B. Al Penzo lo 0-0 finale sorride solo ed esclusivamente alla Salernitana, che nonostante la clamorosa sconfitta per 4-0 con l’Udinese si salva miracolosamente con un punto di vantaggio. I sardi ritroveranno il campionato cadetto a 6 anni di distanza dall’ultima volta, chiudendo così nel peggiore dei modi una stagione assolutamente negativa.
I sardi affondano in Laguna
La prima grande occasione del match la costruiscono i padroni di casa, che al 4’ sfiorano subito il vantaggio con Johnsen, impreciso sotto porta a tu per tu con Padelli. Le notizie che arrivano dall’Arechi, però, in qualche modo fanno molto comodo ai sardi, che comunque avrebbero bisogno di un successo per sperare nella salvezza. Ma nonostante tanta volontà i rossoblu fanno fatica a rendersi realmente pericolosi e solo al 44’ spaventano Maenpaa con un tiro velenoso di Rog dalla distanza. Nella ripresa i primi due tentativi del Cagliari portano la firma di Bellanova, che prima mette a lato di un soffio dopo una deviazione, poi viene respinto alla grande dal portiere in occasione di un bel colpo di testa a incrociare. Passano i minuti ma i sardi non riescono a sbloccare, nonostante tante potenziali occasioni create: nel finale gli ultimi disperati assalti non hanno fortuna e il Cagliari retrocede in Serie B.
Clamoroso all'Arechi, Salernitana sconfitta e felice
Clamoroso all’Arechi: la Salernitana viene travolta dall’Udinese (0-4) ma al novantesimo può far festa. Un esito rocambolesco e che dopo i primi 45’ - chiusi sul 3-0 per i friulani - sembrava tutt’altro che scontato. Ma, dopo 98 minuti vissuti con il cuore in gola, la favola dei granata e di Davide Nicola ha avuto il suo lieto fine. Ci si attende una Salernitana arrembante e, invece, all’Arechi è l’Udinese a fare la partita. I friulani partono a mille e riescono ad imbrigliare i granata che sembrano sulle gambe ed in confusione. La squada di Cioffi ne approfitta e dopo quattro giri di lancette fa tremare i 30mila dell’Arechi con un tiro a giro di Deulofeu che esce d’un nulla. Due minuti dopo, però, lo spagnolo aggiusta la mira e dal limite fa secco Belec con un destro che termina nell’angolino. La Salernitana non riesce a reagire ed i bianconeri quando ripartono sono letali. Al 26’ i bianconeri trovano il raddoppio sempre con lo spagnolo ma la rete viene annullata per posizione di offside dell’attaccante bianconero. Con il passare dei minuti aumenta il nervosismo, la Salernitana commette tanti errori e l’Udinese ne approfitta. Al 34’ Nestorovski, servito da Molina, stacca più in alto di tutti e fa 2-0. Otto minuti dopo arriva anche il tris: Udogie entra in area e con un destro a giro trova il tris. Nel mezzo (40’) Padelli si esalta e dice di no prima a Bonazzoli e poi a Verdi. Nel recupero Padelli ed il palo respingono un colpo di testa di Fazio. Ma l’ultima occasione è di marca friulana: Belec stende in area Deulofeu: dal dischetto va Pereira che si fa respingere il tiro dal portiere granata. L’episodio non scuote la Salernitana che, nonostante le sostituzioni di Nicola, non riesce a rientrare in partita. L’Udinese, senza forzare, resta padrona del match ed al 12’ colpisce in contropiede con Pereyra che, dopo aver saltato tre giocatori, deposita il pallone in fondo al sacco. L’esultanza dell’argentino nei pressi della Curva Sud fa infuriare l’Arechi che dà il peggio di sé ed inizia a lanciare di tutto in campo, provocando anche un principio d’incendio che rende necessaria la sospensione della partita per diversi minuti. Il finale è tutto di sofferenza. L’Arechi resta incollato ai cellulari. Ma al triplice fischio scoppia la festa per una salvezza storica e incredibile.