Prima i medici e poi lo stesso Mino Raiola hanno smentito la notizia diffusa poco dopo le 14 di oggi della morte del procuratore sportivo. «Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato», è stato il tweet di Raiola, dal suo profilo, per commentare quanto è stato diffuso sul suo stato di salute. «Per la seconda volta in 4 mesi mi uccidono. Sembrano anche in grado di risuscitarmi...», aggiunge il procuratore sul profilo social. Raiola richiama alla mente anche le voci del gennaio scorso, durante un primo ricovero al San Raffaele di Milano, lo stesso ospedale presso il quale è in cura. E proprio il primario del San Raffaele aveva diffuso la prima smentita. «Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo», aveva detto Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele. Raiola ha 54 anni ed è malato da tempo. A gennaio aveva subito un intervento chirurgico all’ospedale San Raffaele di Milano. Tra i suoi assistiti ci sono giocatori del calibro di Zlatan Ibrahimovic, Paul Pogba e Gianluigi Donnarumma, solo per citarne alcuni.