L’Italia prova a voltare pagina dopo la mancata qualificazione ai Mondiali e risponde presente in Turchia, con un 3-2 in rimonta e nel segno di Raspadori, autore di una doppietta. È una partenza in salita per la nazionale sperimentale mandata in campo da Mancini, punita già dopo quattro minuti. Chiellini porta sul piede debole Under ma Donnarumma, unico titolare presente dal 1' anche a Palermo, si fa superare tra le gambe da un tiro centrale e tutt'altro che irresistibile. Con una Turchia attenta e concentrata davanti al bel colpo d’occhio fornito dal pubblico di Konya, l’Italia sembra confermare le difficoltà nel costruire palle-gol ma ribalta il risultato negli ultimi dieci minuti del primo tempo. Al 35' serve un calcio piazzato agli azzurri per sbloccare un digiuno che durava da due partite e mezzo, con Cristante che indovina il tempo giusto per lo stacco sul cross disegnato da Biraghi. E dopo il pareggio, arriva anche il vantaggio: Tonali recupera la sfera e trova Raspadori, che col mancino infila Bayindir per il 2-1 al 39'. Donnarumma rischia di replicare l’errore con i piedi in Champions, poi vola sulla conclusione di Calhanoglu, per un duello che si rinnova in avvio di ripresa su punizione. Resta a lungo l’unico pericolo arrecato alla porta azzurra nel secondo tempo, in cui Mancini lancia Zaccagni e Raspadori timbra nuovamente il cartellino. Il giocatore del Sassuolo si fa trovare pronto in area di rigore sulla sponda di Biraghi e al 69' è 3-1 per l’Italia. Nell’ultimo quarto d’ora spazio anche per Bastoni, Locatelli e Sensi ma è la Turchia a pungere con un subentrato. Dursun all’83' la riapre su corner, due minuti più tardi è solamente un grande intervento di Donnarumma a negargli il pareggio: il portiere azzurro, capitano dopo l’uscita di Chiellini, protegge il risultato e regala alla nazionale la prima vittoria di un nuovo ciclo.