La frenesia della vittoria a ogni costo porta male all’Atalanta, che nell’ultima giornata del Gruppo F si arrende all’uno-due di Dajuma-Capoue, che nel primo tempo uccide le speranze, insieme al secondo acuto dell’olandese in avvio del secondo. A nulla serve la fiammata di Malinovskyi e Zapata nel finale: l’assalto alla terza qualificazione su tre edizioni agli ottavi di finale di Champions League si trasforma nella retrocessione in Europa League. Il Napoli invece, pur con molte assenze, batte 3-2 il Leicester al Maradona e si qualifica per i sedicesimi di Europa League come seconda nel girone C. La Roma vince in Bulgaria, ma il regalo più bello arriva dall’Ucraina. Ai giallorossi non bastava il successo con il CSKA Sofia per il primo posto nel girone di Conference League, ma serviva anche un pareggio o una sconfitta del Bodoe/Glimt in casa dello Zorya e così è stato. Niente qualificazione diretta agli ottavi di Europa League per la Lazio. All’Olimpico i biancocelesti impattano 0-0 col Galatasaray, chiudendo così il girone E al secondo posto che vale gli spareggi.
Atalanta eliminata, vince il Villarreal 3-2
All’Atalanta non basta un grande cuore e tantissimo carattere contro il Villarreal, che vince 3-2 al Gewiss Stadium e si qualifica per gli ottavi di Champions League. Decidono la doppietta di Danjuma e il gol di Capoue, vane invece le reti di Malinovskyi e Zapata. Gli uomini di Gasperini, nonostante i tentativi di rimonta (anche un palo colpito da Muriel), sono costretti a retrocedere in Europa League. Pronti via e si mette subito in salita la gara per i bergamaschi, che vanno sotto dopo neanche tre minuti di gioco: ingenuità di Demiral che permette a Parejo di lanciare Danjuma a tu per tu con Musso, battuto con un tocco morbido che gli passa attraverso le gambe. Il match resta comunque vivo e molto equilibrato, con i nerazzurri che spingono con convinzione all ricerca del pareggio, senza però creare grandi pericoli dalle parti di Rulli. Ma al 42' il Villarreal trova il gol del raddoppio che fa calare ancor più gelo sul Gewiss Stadium: la firma è quella di Capoue, lasciato troppo libero di controllare e colpire in piena area di rigore. Ad inizio ripresa la squadra di Emery allunga addirittura sul 3-0, ancora una volta con un gol bellissimo di Danjuma, che si gira in area e fulmina Musso firmando la doppietta personale che sembra chiudere anticipatamente i conti. La Dea tira fuori l’orgoglio e nel finale accorcia con Malinovskyi e Zapata, colpendo anche un palo clamoroso all’86' con un destro incredibile di Muriel dalla distanza. Si spengono così le ultime speranze dei nerazzurri, che negli ultimi secondi rischiano d’incassare anche il poker, fallito clamorosamente da Dia. (
Napoli ai 16esimi, battuto il Leicester 3-2
Il Napoli vince con il Leicester 3-2 e continua il proprio cammino in Europa League, seppur da secondo classificato (poteva passare primo ma il Legia ha fallito nel recupero il rigore del pari con lo Spartak). Decidono la doppietta di Elmas e il sigillo di Ounas, vani invece i gol ospiti di Evans e Dewsbury-Hall. La squadra di Spalletti riesce così a scavalcare i rivali in classifica, strappando il pass per i sedicesimi di finale, mentre le foxes retrocedono in Conference League. Avvio di gara frizzante al Maradona, con gli inglesi che sfiorano subito il gol con l’ex Atalanta Castagne, il cui destro a botta sicura viene neutralizzato da Rui e Meret insieme. Un minuto più tardi, sull'altro fronte, i partenopei trovano il vantaggio con un diagonale chirurgico di Ounas. Gli ospiti provano subito a reagire ma al 24' arriva il raddoppio del Napoli firmato da Elmas, che ringrazia Petagna per l’assist mettendo dentro a porta vuota il 2-0. Il Leicester però non ci sta e in pochi minuti riporta tutto in equilibrio con due gol molto simili di Evans e Dewsbury-Hall, che spediscono in rete su situazione di palla inattiva allontanata male dagli azzurri. La squadra di Spalletti torna in campo nella ripresa con un grande atteggiamento e al 54' ritrova il vantaggio ancora con Elmas, che controlla il cross basso di Di Lorenzo e di mancino fulmina il portiere. Gioia che rischia di durare pochissimo, perchè dall’altra parte Maddison si divora clamorosamente il nuovo pareggio colpendo un palo da pochi passi. Nel finale il Napoli soffre ancora sugli ultimi disperati assalti della squadra di Rodgers, ma gli azzurri difendono di cuore e carattere il 3-2 finale.
La Roma vince in Bulgaria, ma il regalo arriva dall’Ucraina
La Roma vince in Bulgaria, ma il regalo più bello arriva dall’Ucraina. Ai giallorossi non bastava il successo con il CSKA Sofia per il primo posto nel girone di Conference League, ma serviva anche un pareggio o una sconfitta del Bodoe/Glimt in casa dello Zorya e così è stato. L’1-1 in Ucraina e il 3-2 giallorosso qualificano la Roma come prima forza del gruppo C, con Josè Mourinho che può tirare un sospiro di sollievo per aver evitato anche gli spareggi. Lunedì prossimo a Nyon, infatti, Abraham e compagni non dovranno preoccuparsi delle urne, ma potranno concentrarsi solo sulla gara della sera stessa all’Olimpico con la Spezia perché già qualificati agli ottavi di finale del 10 e 17 marzo 2022. L’avversario si conoscerà solo dopo i sorteggi del prossimo 25 febbraio, ma nel frattempo lo Special One esulta per le due partite in meno in un calendario già fitto d’impegni. «Se avremo una chance di passare come primi dovremo approfittarne» aveva detto alla vigilia e la squadra ha trasformato in fatti le parole del giorno prima nonostante le tante assenze e un undici rimaneggiato che ha visto l’esordio stagionale da titolare di Fuzato e Bove. Pronti via la Roma trova il gol dell’1-0 nei primi 15 minuti di gioco con una palla recuperata e giocata da Mayoral per la discesa di Karsdorp che di prima serve Abraham che a porta vuota non sbaglia, rompendo il digiuno di reti dei giallorossi che durava ormai da due partite (Bologna e Inter). Passano altri venti minuti e gli uomini di Mourinho raddoppiano con con il gol di tacco di Borja Mayoral, nato da una bella giocata di Bove che prima recupera un pallone a centrocampo e poi si lancia da solo sull’out di destra trovando il trasversone in area che viene raccolto da Vina per il controcross che porta alla rete del 2-0 dello spagnolo. Per l’ex Real Madrid si tratta della prima rete in stagione e a due minuti dallo scadere ha anche l’occasione del raddoppio, ma sbaglia calciando sopra la traversa dopo aver sfruttato il movimento di Abraham a portargli via l’uomo. Nella ripresa il CSKA Sofia prova a cambiare: dentro Wildschut per Yomov e il primo lampo dei bulgari arriva al 50’ con il tiro da fuori di Muhar che si spegne sul fondo senza la necessità che Fuzato intervenga. La Roma, però, alla prima discesa del secondo tempo cala il tris con Abraham che avvia l’azione servendo Karsdorp e poi la chiude sul cross dell’olandese segnando il sesto gol in sei partite di Conference League. All’ora di gioco c’è lavoro anche per Fuzato che devia in angolo il colpo di testa di Caicedo su punizione di Vion, mentre Mourinho decide di dare minutaggio a Villar per Bove, ammonito nel primo tempo. A venti dalla fine fuori anche Mayoral e Abraham per Shomurodov e Zaniolo, ma i giallorossi sembrano aspettare solo la fine del match e al 75’ subiscono due reti dai neo entrati Catakovic e Wildschut. Al triplice fischio la Roma può finalmente esultare per il primo posto e l’uniche note negative della serata restano l’infortunio di Zaniolo all’inguine destro e il black out dei minuti finali che per poco non compromette il primo posto.