Salutato in estate in pompa magna il suo ritorno alla Juventus, oggi Allegri viene messo in discussione: "Ho accettato questa sfida per dare una mano alla società e tornare a vincere - ha risposto - Non è facile, perchè non puoi farlo in un giorno. Ci vuole una costruzione e insieme a società e giocatori stiamo lavorando per questo". E non c'è stato bisogno di alzare la voce dopo gli ultimi due ko: "Ho una squadra intelligente che capisce che dopo questi momenti non c'è neanche bisogno di alzare la voce". Per Allegri bisognerà ripartire dalle cosiddette partite "normal" e non da cambiamenti drastici: "Non è una questione di valori tecnici, è una questione di un approccio diverso tra quando giochiamo le grandi partite e quando giochiamo le partite normali. Visto che i campionati passano dalle partite normali, noi abbiamo sbagliato quelle".
La sfida di Champions occasione per il riscatto
In conferenza era presenta anche il difensore brasiliano Danilo che ha parlato della sfida contro lo Zenit come di una gara che "arriva nel momento giusto. Vogliamo che la squadra abbia la stessa rabbia in campionato e in Champions. La squadra è unita, siamo tutti concentrati negli stessi obiettivi e vogliamo rialzarci subito per vincere domani".
Fase difensiva da migliorare
Il momento non richiede però una rivoluzione tecnica con una difesa che da quattro passi a tre perchè, come ha spiegato Allegri, "la questione è migliorare la fase difensiva. Quando affrontiamo squadre di un certo tipo bisogna alzare più le antenne perchè finora abbiamo sbagliato tanto". L’allenatore non ha puntato il dito contro un problema di natura fisico o mentale: "Inutile parlare del problema, bisogna trovare la soluzione al problema. Bisogna lavorare e stare zitti. Nel calcio chi vince è bravo e ha ragione, chi perde ha torto. Ci dev'essere un senso di responsabilità da parte di tutti. Bisogna giocare le partite e vincerle. Nel calcio come nella vita bisogna fare: un mattoncino alla volta per cercare di ricostruire". Per quanto riguarda l'attacco e un possibile tridente Chiesa-Dybala-Morata, il tecnico ha risposto: "Le squadre si possono permettere tutto e il contrario di tutto, dipende sempre dalle partite e da come stanno i giocatori". Morata, si diceva. Lo spagnolo ha smarrito la via della porta ma Allegri pare sereno: "Non è diventato scarso, ci sono momenti in cui ti gira bene. Dobbiamo mantenere inalterata stima e fiducia: dobbiamo pensare poco e lavorare tanto".
Danilo: sulla notizia del ritiro "troppo casino"
Per l’ex Manchester City Danilo si è fatto "troppo casino" sulla notizia del ritiro: "Abbiamo bisogno di fare qualcosa in più per la Juve. Capiamo il momento e dobbiamo cercare di riprenderci subito. Ci sta stare più insieme e parlare di calcio". E parlando ancora del ritiro ha spiegato: "Quando ce l’hanno comunicato, nessuno ha detto niente: andiamo in ritiro con la testa per far bene domani". Con l’obiettivo campionato che sembra già svanito, la Champions diventa quanto mai di primaria importanza più che in passato: "La competizione europea deve essere un obiettivo per la Juve. Abbiamo la qualità e l’esperienza, questa deve essere un obiettivo chiaro per noi", ha risposto Danilo che sulle possibili differenze con il campionato ha aggiunto: "Non vorrei parlare di differenze, sappiamo che questo non deve succedere. Col mister e il gruppo stiamo cercando di mantenere una linea di prestazioni. Questo è il passo in avanti che dobbiamo fare per migliorare e rialzarci". La Juve sta riscontrando problemi maggiori rispetto alla stagione scorsa, ma per Danilo "è sempre difficile quando ci sono dei cambiamenti. Ci serve tempo per capire le nuove idee. Non ci sono problemi maggiori, bensì diversi. Vogliamo risolverli il prima possibile e stare più sereni".