Un video che fa il giro del web, con il falconiere ufficiale dell’aquila della Lazio, Olimpia, Juan Bernabè, intento a fare il saluto romano ai tifosi che inneggiano al Duce e a loro volto sono a braccio teso. Protesta la comunità ebraica, la Lazio lo sospende.
La curva biancoleste nella bufera
La nuova bufera all’insegna dell’estremismo in curva nasce da una delle scene più originali e suggestive dello stadio Olimpico: l’aquila simbolo del club portata in trionfo a fine partita, verso i tifosi, dopo le vittorie. Ma stavolta la breve scena filmata dalla Tribuna Tevere e subito messa in rete fa scoppiare la bufera. Interviene anche la presidente dell’Ucei, Noemi Di Segni, chiedendo «l’intervento» della società e poco dopo la Lazio sospende lo spagnolo, sottolineando come «particolare attenzione è stata sempre posta sul divieto assoluto di procedere ad azioni e comportamenti di qualunque genere discriminatori sotto tutti i profili tutelati dall’art. 3 della Costituzione», ovvero quello che prevede pari dignità di tutti i cittadini «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».
Il video diventato virale
Per il falconiere - addestratore spagnolo di una ditta esterna, non tesserato della Lazio - tanto è costata la bravata di assecondare la provocazione di alcuni tifosi nel parterre della tribuna meno nobile dello stadio Olimpico, per alcuni avvenuta in occasione del recente match di campionato Lazio-Inter, mentre per la società biancoceleste è un video di vecchia data ma poco cambia. «Davanti all’ostentazione di gesti e simbologie che rievocano ideali fascisti non possono esserci ambiguità e tentennamenti. Il comportamento dell’addestratore dell’aquila Olimpia emblema della Lazio, immortalato in un video diventato virale, non lascia spazio a dubbi. Si intervenga, da parte della società e dalla Federazione, con la massima urgenza ed efficacia. Via i fascisti e gli odiatori dal mondo del calcio. Un odio che dal campo si propaga in ogni piazza», scrive Di Segni in mattinata quando ormai il video sul web è diventato virale. Immediata la nota della Lazio, che ha rilevato come nelle scorse settiman aveva inviato «una lettera ai fornitori per richiamarli al rispetto del Codice Etico in vigore ed in particolare ad un comportamento pienamente rispettoso dei principi ai quali si è sempre ispirata l’attività della Società, sia nel campo sportivo che nei rapporti ordinari».
Sospeso e sostituito
Appresa l’esistenza del video che ritrae Juan Bernabè (non tesserato e dipendente di una società esterna alla Lazio, specifica il club di Claudio Lotito) in «atteggiamenti che offendono la Società, i tifosi e i valori ai quali la comunità si ispira» la Lazio ha fatto sapere che «sono stati presi provvedimenti nei confronti della società finalizzati all’immediata sospensione dal servizio della persona interessata e all’eventuale risoluzione dei contratti in essere». Al suo posto, dalla prossima partita contro l’Olympique Marsiglia, l’aquila Olympia sarà fatta volare dal fratello Josè Maria.
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