Mercoledì 18 Dicembre 2024

In Europa League cade il Napoli e vola la Lazio, tutto facile per la Roma in Conference

Male il Napoli e bene la Lazio in Europa League, tutto facile per la Roma in Conference League. Si è chiusa la settimana delle coppe europee che ha regalato alla Juventus la soddisfazione di battere i campioni d'Europa del Chelsea per 1-0. In Champions sorride pure l'Atalanta che ha sconfitto 1-0 lo Young Boys. Masticano amaro le milanesi, non tanto per il gioco espresso quanto per il risultato. L'Inter in Ucraina è stata fermata sullo 0-0 dallo Shakhtar Donetsk, il Milan è stato danneggiato dall'arbitro e a San Siro si è arreso, ma solo al 97', all'Atletico Madrid per 1-2.

Il primo ko della banda Spalletti

Esce sconfitto il Napoli al termine di una partita pazza, cominciata come meglio non sarebbe stato possibile, con il vantaggio di Elmas dopo soli 11 secondi di gioco, ma condizionata in maniera decisiva dall’espulsione di Mario Rui che costringe gli azzurri a giocare in inferiorità numerica per un’ora. Il girone si complica non poco per gli azzurri, costretti ora, dopo questa sconfitta, a rincorrere sia il Legia Varsavia che gli avversari di oggi. Le cose si mettono subito per il verso giusto per gli azzurri che vanno subito in gol con Elmas il quale sfrutta un errore del portiere su traversone di Insigne. La squadra di Spalletti, però, sembra accontentarsi troppo presto e assume un atteggiamento più rilassato, quasi come se avesse il solo scopo di mantenere fino in fondo il minimo vantaggio. La situazione per il Napoli si complica notevolmente al 30’ quando Mario Rui interviene duramente con il piede a martello su Moses a centrocampo. L’arbitro lo ammonisce ma su segnalazione del Var va a rivedere l’episodio al video e mostra il cartellino rosso al portoghese. I russi prendono coraggio e stringono quasi d’assedio gli avversari per tutto il resto della prima frazione di gioco. Durante il recupero viene assegnato anche un calcio di rigore allo Spartak per un presunto fallo di Politano su Promes. Ancora una volta richiamato dal Var, però, l’arbitro slovacco Kruzliak cambia idea e ribalta il giudizio, assegnando una punizione in favore degli azzurri. Nel finale della prima frazione di gioco Spalletti riassesta la squadra inserendo Malcuit al posto di Insigne e completa l’opera all’inizio della ripresa, quando manda in campo Anguissa al posto di Zielinski e Osimhen in sostituzione di Petagna. Lo Spartak aggredisce gli avversari e dopo 9’ trova il gol del pareggio con un tiro di Promes, deviato con un ginocchio da Koulibaly, dopo un’azione sulla fascia destra del campo di Moses. I russi sentono odore di vittoria e spingono ancora di più lasciando al Napoli soltanto i tentivi in contropiede, quando si aprono gli spazi per Osimhen che non sempre i compagni di squadra riescono a lanciare in verticale. Arriva per il Napoli anche un gol con un colpo di testa di Manolas che però parte da una posizione di fuorigioco. Il Napoli si affida a questo punto solo al contropiede anche perchè Spalletti da entrare Lozano al posto di Politano. È lo Spartak, però, a trovare il gol del vantaggio al 35’ con Ignatov che piazza un rasoterra dal limite dell’area di rigore su passaggio rasoterra da sinistra di Ayrton. Subito dopo si ristabilisce la parità numerica perchè Caufriez, già ammonito abbatte Osimhen lanciato in corsa. Il Napoli ha la possibilità di ribattere ancora e si lancia all’attacco, ma è lo Spartak ad allungare al 44’ quando Sobolev serve Promes che insacca da breve distanza. Osimhen servito da Di Lorenzo piazza la palla in rete a due minuti dalla fine del recupero. E’ il gol della speranza. Ma nonostante l’assalto finale i padroni di casa sono costretti ad arrendersi a un risultato che li punisce forse un pò più dei loro demeriti.

Lazio sul velluto con la Lokomotiv Mosca

La Lazio trova la prima vittoria in Europa League e fa divertire i tifosi all’Olimpico con il 2-0 rifilato alla Lokomotiv Mosca nella seconda giornata del girone E. I gol arrivano entrambi nel primo tempo e portano le firme di Basic e Patric: risultato bugiardo per la miriade di occasioni laziali. Si vede la mano di Sarri sul gioco dei biancocelesti, che regalano ai (pochi) tifosi presenti allo stadio una partita entusiasmante. La Lazio dà così continuità alla vittoria nel derby contro la Roma e rilancia il suo cammino europeo, dopo il passo falso all’esordio con il Galatasaray.

Tutto facile per la Roma in Conference League

La Roma vince con agilità e senza troppi sforzi con lo Zorya, ottenendo il secondo successo di fila in Conference League. In Ucraina finisce 3-0 grazie alle reti di El Shaarawy, Smalling e Abraham. Punteggio pieno nel Gruppo C per la squadra di Mourinho, che in caso di vittoria nella prossima sfida con il Bodo Glimt, potrebbe davvero già ipotecare il primo posto del girone. Sei minuti sul cronometro e i giallorossi la mettono subito in discesa grazie ad El Shaarawy, bravo a saltare il portiere in uscita dopo il filtrante di Darboe realizzando a porta vuota il gol del vantaggio. Il faraone ci prova un altro paio di volte dal limite impegnando Matsapura, provvidenziale soprattutto al 29' quando abbassa la saracinesca su Shomurodov lanciato in porta, poco freddo al momento della conclusione. Ad inizio ripresa prova ad aumentare leggermente la pressione lo Zorya, ma quando Mourinho getta nella mischia Zaniolo e Abraham la Roma si mette in tasca il successo. Al 66' raddoppia prima Smalling con un colpo di testa sotto porta, due minuti più tardi segna proprio l’attaccante inglese approfittando di un rimpallo favorevole, chiudendo con largo anticipo la gara.

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