La qualità offensiva del Sassuolo premia i ragazzi di Dionisi, che bagna il debutto in A con una bella vittoria per 3-2 al Bentegodi. Un successo risicato in una gara in cui gli episodi hanno avuto un ruolo fondamentale. Il Verona con Kalinic sbatte contro la traversa, Raspadori invece non fallisce. Ci pensa poi il Var, con l’espulsione di Veloso, a far pendere la bilancia tutta a favore degli emiliani. Ma il Verona ha cuore e un super Zaccagni nel motore e la tiene aperta sino allo scadere. Una partita bellissima con un Sassuolo vincente ma un Verona mai domo. Di Francesco sceglie Hongla per Tameze e Casale per Faraoni infortunato e non convocato. Dionisi non ha Berardi, anch’egli non convocato, e opta per Djuric e Raspadori alle spalle di Caputo. È il Verona che fa la partita. Il pressing degli uomini di Di Francesco è asfissiante, il disegno tattico è evidente. I gialloblù non vogliono far giocare palla bassa agli emiliani, che sono costretti ad alzare il pallone per attaccanti piccoli in difficoltà sulla fisicità dei difensori di casa. Il Verona costruisce una ghiotta occasione con Zaccagni servito da Casale, pallone sul fondo, poi lo stesso Zaccagni propone un gran assist a Kalinic, che di testa colpisce la traversa. È la «sliding door» del match perché sulla ripartenza il Sassuolo passa. Palla tesa di Djuric per Raspadori, bellissimo il controllo in corsa e davanti a Pandur il giovane campione d’Europa non sbaglia. Nel finale altro episodio chiave. Contrasto tra Djuric e Veloso e il Var propende per il secondo giallo al capitano dell’Hellas. Di Francesco corre ai ripari, toglie Kalinic per il giovane Cancellieri, cercando di aggredire il Sassuolo sulla velocità. Baby Cancellieri smarca Zaccagni davanti a Consigli, ma il destro non è cattivo. E sul fronte opposto la qualità dell’attacco del Sassuolo scava un solco decisivo. Il triangolo tra Djuric e Caputo è da applausi, il destro del fantasista serbo non lascia scampo a Pandur. Il Verona è definitivamente al tappeto anche perché Di Carmine, dentro da poco, spreca malamente un suggerimento di Barak, ciccando il pallone a pochi passi da Consigli. Ma l’Hellas non muore. Filtrante per Zaccagni, che ruba il tempo a Toljan che lo spinge. Rigore che lo stesso centrocampista romagnolo realizza. Gara che si riapre per pochi minuti. A richiuderla la qualità offensiva del Sassuolo decisamente più determinante rispetto a quella del Verona. Il destro a giro di Traore è potente e preciso, Pandur tocca ma si inginocchia per la terza volta. Una prodezza di uno scatenato Zaccagni tiene aperta la gara sino al sesto minuto di recupero. Vince il Sassuolo, ma il Bentegodi applaude un coraggioso Verona.
Verona-Sassuolo 2-3
RETI: pt 32' Raspadori; st 6' Djuricic, 25' Zaccagni (rig.), 32' st Traorè, 45' st Zaccagni VERONA (3-4-2-1): Pandur 6; Dawidowicz 5.5, Gunter 5, Ceccherini 5 (10’ st Di Carmine 5); Casale 5.5 (27' st Magnani 5), Veloso 4, Hongla 5 (10’ st Tameze 6), Lazovic 6; Barak 6 (27’ st Ilic 5), Zaccagni 7; Kalinic 4.5 (1’ st Cancellieri 5.5). In panchina: A. Berardi, Montipò, Cetin, Ruegg, Bessa, Frabotta, Ragusa. Allenatore: Di Francesco 5.5 SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli 6; Toljan 5.5, Chiriches 6 (46' st Ayhan sv), Ferrari 6, Rogerio 6; Frattesi 6.5 (39' st Magnanelli sv), Lopez 6; Raspadori 7 (22' st Traorè 7), Duricic 7.5 (39' st Defrel sv), Boga 6.5; Caputo 6 (46' st Scamacca sv). In panchina: Satalino, Pegolo, Haraslin, Peluso, Muldur, Oddei. Allenatore: Dionisi 6.5 ARBITRO: Volpi di Arezzo 6 NOTE: pomeriggio caldo, campo in ottime condizioni. Espulso Veloso, al 45' pt, per doppia ammonizione. Ammoniti: Lopez, Di Carmine, Djuricic. Angoli: 7-4. Recupero: 3’; 6’ GLI HIGHLIGHTS