A meno di quattro mesi dalla festa scudetto l’Inter rimette in gioco il suo primato dopo la cura dimagrante del sacrificio di Lukaku e Hakimi seguita all’addio di Antonio Conte. Raramente un campione uscente viene privato del pronostico di favorito, ma la squadra ora affidata a Simone Inzaghi comincia con qualche apprensione il suo torneo affrontando domani in casa il Genoa come al solito terremotato dal mercato di Preziosi. La serie A parte con l’orgoglio estivo del titolo europeo, ma con gli strascichi del flagello Covid, anche se gli stadi stanno riaprendo, mentre c'è una rivoluzione sui diritti tv, passati a Dazn.
Le sette grandi
Le sette grandi favorite per i posti Champions hanno un calendario omogeneo: stanno peggio Roma e Atalanta che affrontano Fiorentina e Torino, ostacoli medi per Juve e Milan nelle trasferte con Udinese e Sampdoria, impegni più facili per Lazio e Napoli con le neopromosse Empoli e Venezia. Equilibrata e interessante la sfida per due aspiranti protagoniste, Verona e Sassuolo, mentre in ottica salvezza chiudono il turno Bologna-Salernitana e Cagliari-Spezia. In coincidenza con la vittoria azzurra agli Europei dopo 53 anni tornano protagonisti in serie A quattro grandi tecnici, Allegri, Mourinho, Spalletti e Sarri.
Favorita la Juve
Il mercato che si conclude a fine mese è in tono minore e per accontentare Mourinho la Roma si è svenata con quasi 100 milioni di spese, quinta in Europa dopo quattro club in Premier, col colpo Abraham da 45. È la Juve la grande favorita che ritrova Allegri dopo i cinque scudetti di fila, con una squadra puntellata da Locatelli e dal giovane Kaio Jorge, ma che ha i suoi punti di forza in Chiesa, Bonucci, Cuadrado, nel rinfrancato Dybala e nel taciturno Ronaldo. L'Udinese ha perso De Paul e Musso, si affida a Pereyra e Delofeu, ma sarà durà togliere il sorriso ad Allegri. Incuriosisce l’esordio dell’Inter, che ha la solita super difesa, ha inserito Dumfries, Calhanoglu e Dzeko e attende una punta (Correa o Thuram jr). Il Genoa sembra l’agnello sacrificale coi suoi nove inserimenti e la rivoluzione della rosa.
Le difficoltà dell'Atalanta
A rischiare parecchio è soprattutto l’Atalanta, che ha perso Romero, non ci sono Zapata, Hateboer e gli squalificati Toloi, De Roon e Freuler, poi perdurano gli strascichi dei veleni tra Gasp e l’ex Papu Gomez. Non sarà una passeggiata col nuovo Toro di Juric, ma sembra una squadra in grado di lasciare il segno. Più distesa la vigilia del Milan pur senza Ibra e Kessie, sostituiti da Giroud e Tonali, con la difesa confermata e l’arrivo di Florenzi. Pioli ha fiducia di poter competere per il titolo anche se non sarà agevole superare la Samp di Quagliarella, Darmsgaard che D’Aversa vuole riportare al rendimento di Ranieri. Promette spettacolo l’esordio della Roma di Mourinho, reduce dalla brillante vittoria di Trebisonda, che potrebbe presentare Abraham, oltre che Zaniolo, contro una Fiorentina che vuole tenersi Vlahovic. Sarà interessante osservare la potenzialità del serbo in coppia con Nico Gonzalez.
Il rebus Insigne al Napoli
La Lazio potrà schierare i suoi acquisti grazie all’intervento economico di Lotito per l’indicatore di liquidità. Forse ci sarà anche Pedro, primo trasferimento tra le due romane dopo 40 anni. L’Empoli ha dato spettacolo in serie B, ora ha inserito Cutrone e attende Pinamonti mentre Sarri torna a casa e potrebbe lanciare il 17/enne argentino Romero. Il Napoli di Spalletti, col macigno del rinnovo di Insigne che non si sblocca, affronta senza Mertens e Demme il Venezia neopromosso che sta inglobando una decina di stranieri semisconosciuti per affrontare la serie A. Osimhen e Politano sembrano in grado di scardinare la difesa veneta. I neo tecnici Di Francesco e Dionisi preparano Verona e Sassuolo per un torneo d’avanguardia. I veneti ritrovano Ilic, gli emiliani sostituiscono Locatelli con Maxime Lopez e si permettono di lasciare in panchina due giovani bomber in ascesa come Scamacca e Raspadori. Il Cagliari ha mollato Nainggolan e sta per cedere Nandez: Nzola potrebbe già inserirsi alle spalle di Pavoletti e Joao Pedro e i sardi sono favoriti contro lo Spezia di Thiago Motta, che ha cambiato mezza squadra. Già delicato l’esordio del Bologna di Mihajlovic dopo il clamoroso 4-5 in Coppa Italia con la Ternana. Arnautovic e Barrow non devono fallire l’opportunità di raddrizzare il brutto inizio contro la Salernitana di Castori che ha inserito Bonazzoli (due gol all’esordio in Coppa Italia) e aspetta l’ottimo Simy.