L'Italia arriva nel migliore dei modi ai nastri di partenza degli Europei: 4-0 alla Repubblica Ceca, a segno tutti gli attaccanti: Immobile, Insigne e Berardi, oltre a Barella. Al Dall'Ara va in scena la prova generale dell'Italia in vista degli Europei. Aspettando i 16mila tifosi dell'Olimpico di Roma per l'esordio con la Turchia di venerdì prossimo, a Bologna, contro la Repubblica Ceca, ci sono mille spettatori a gustarsi l'anteprima di Mancini e dei suoi azzurri. Finisce 2-0, con l'Italia brava e fortunata, perchè sulle reti di Immobile e Barella nel primo tempo c'è un pizzico di buona sorte, con le deviazioni di Celustka e Boril. Ma è una buona sorte che Chiellini e compagni si guadagnano con merito. Serve un quarto d'ora agli azzurri per prendere le misure al 4-1-4-1 della Repubblica Ceca. Poi la squadra di Mancini sale di colpi. Salgono anche il pressing, il ritmo e le giocate, con l'Italia che ritrova le corsie esterne e gli strappi di Barella. Nella sua Bologna, Mancini raccoglie il 27esimo risultato utile consecutivo della sua gestione, a conferma del buono stato di salute e della solidità con i quali il gruppo arriva al grande appuntamento. I numeri raccontano pure come nelle ultime 8 gare l'Italia non abbia mai subito gol, segnandone 25 ed è il ventesimo clean sheet nelle 32 partite della gestione Mancini. Le scelte del ct raccontano con quali convinzioni l'Italia arrivi alla rassegna continentale. Aspettando il recupero dell'infortunato Verratti (e di Pellegrini), c'è Locatelli in mediana insieme a Barella e a Jorginho, campione d'Europa con il Chelsea. Dietro si riparte dall'esperienza e dall'intesa di Bonucci e Chiellini, con Bastoni nemmeno in panchina. E davanti c'è Immobile, con Insigne e Berardi (migliori assist man italiani degli ultimi 8 anni, preferiti a Chiesa e Bernardeschi) ad esaltarne le giocate in profondità, con Donnarumma, Florenzi e Spinazzola a completare l'undici. A spaventare l'Italia è soprattutto l'ariete Krmencik: che prima costringe Chiellini a ricorrere alle cure mediche per una gomitata al naso, poi entra duro su Bonucci, che rimedia una lieve distorsione al ginocchio destro. Dopo qualche minuto di paura, il difensore bianconero rientra e l'Italia inizia a macinare gioco e occasioni con Berardi e Insigne: quest'ultimo cerca con un cross l'inserimento di Barella, la difesa respinge e trova Immobile lesto a girarsi e a trovare il vantaggio al minuto 23. Il bis lo serve Barella al 42', con una conclusione da fuori area deviata e nel mezzo, diverse combinazioni pericolose targate Insigne-Immobile e Barella-Berardi, prima dell'intervallo. Nella ripresa, sfiorano ripetutamente il gol i soliti Insigne e Berardi, con Chiellini vicino alla marcatura su sviluppi di corner, prima che gli azzurri dilaghino: Insigne, al 21', imbeccato da Immobile, arrotonda il punteggio e serve al 28' Berardi, che chiude la goleada. Nel finale, c'è spazio anche per l'ingresso del bolognese Raspadori, ultima intuizione di Mancini, in vista dell'Europeo alle porte, alle quali gli azzurri arrivano sulle ali dell'entusiasmo e di Berardi, Immobile e Insigne.