Dalle JWomen, alla dirigenza, alla panchina della prima squadra: la rivoluzione della Juventus ha raggiunto il 100% nella barra del caricamento. Dopo i saluti a Rita Guarino e Fabio Paratici, ora c'è Andrea Pirlo che aveva un contratto fino al 2022 - a non essere riuscito a meritarsi la conferma dopo una stagione di alti e bassi, così alla Continassa si è deciso di voltare pagina. Un ritorno al passato con uno sguardo al futuro, i bianconeri ripartiranno da Massimiliano Allegri, manca ormai solo l'annuncio ufficiale. Ventiquattro mesi sabbatici e 741 giorni dopo l'annuncio del divorzio, il tecnico rientrerà nel quartier generale della Continassa. All'epoca ereditava una Juve vincente e reduce dai tre scudetti consecutivi targati Antonio Conte, ora ripartirà da un quarto posto e da un'eliminazione fin troppo precoce dalla Champions agli ottavi di finale. "Con Agnelli sono rimasto in ottimi rapporti, adesso è impossibile dire se tornerei" le parole di Allegri a marzo scorso che, risentite un paio di mesi dopo, suonano come il preludio al grande ritorno. Ora si è trovato l'accordo, nonostante il prepotente inserimento dell'Inter: dalla città della Madonnina ci avevano provato per il post-Conte, Max ha dato la precedenza alla Juve e ai circa nove milioni di euro messi sul piatto dal club sabaudo. E adesso si attende soltanto l'ufficialità, non appena si sarà superato lo scoglio della durata del legame, che oscilla tra le 3 e le 4 stagioni. Tutto è pronto per essere messo nero su bianco, mentre Pirlo comincia a guardarsi intorno: da Reggio Emilia gli strizzano l'occhio, il Sassuolo vorrebbe proseguire sulla strada tracciata da Roberto De Zerbi e ripartire da un tecnico giovane e con idee all'avanguardia, un profilo che corrisponde a quello del Maestro. Tornando alla Juve, toccherà ad Allegri costruire una squadra per riprendere da dove aveva lasciato. "Lì l'importante è vincere" aggiungeva ai microfoni di Sky nella celebre intervista di marzo, l'obiettivo è rimasto lo stesso anche 24 mesi dopo l'ultimo scudetto conquistato, il quinto con i bianconeri e il sesto in carriera. E il nodo più grande di tutti resta Cristiano Ronaldo: i messaggi social mandano sempre più indizi su un eventuale addio che su una permanenza, al ribaltone in panchina può seguire quello del portoghese. Allegri non farebbe carte false per trattenerlo, anzi, così se arriveranno offerte allettanti non solo per CR7, ma anche per la Juve, allora il sacrificio potrebbe concretizzarsi. Restano sempre in piedi le opzioni Manchester United e Sporting Lisbona, un gradino dietro le piste Psg e il ritorno al Real Madrid. Poi c'è Dybala, che proprio con il tecnico toscano visse le stagioni migliori. Possono riaprirsi i canali del rinnovo di un contratto in scadenza nel 2022, così come Chiellini sembra orientato a proseguire ancora per un anno la sua carriera da calciatore. Per Buffon, invece, ormai non si può più tornare indietro: "In bianconero è come aver fatto un master nel calcio e aver avuto l'onore e la possibilità di rappresentare la Juve - si è confessato ai microfoni di JTV - e di rappresentare questo mondo, questi tifosi che sono grandissimi e che sono tantissimi: mi reputo fortunato perché più di così non potevo avere".