Semplici nella storia rossoblu. Solo tre allenatori prima di lui erano riusciti a portare un Cagliari praticamente spacciato alla salvezza: Silvestri (squadra ultima alla fine del girone di andata), Ranieri e Ballardini, proprio il tecnico del Genoa che scenderà in campo alla Sardegna Arena per l’ultima di campionato. Dopo la sconfitta con l’Inter, poco più di un mese fa, il Cagliari era terzultimo. A cinque punti dal Torino (i granata avevano anche una partita in meno), a otto dal Benevento e a dieci dallo Spezia. E, dopo la partita persa con il Verona, la terza di fila, sembrava che ci fosse poco da fare anche dal punto di vista fisico e mentale. Da quella gara è scattato qualcosa, ma la gara per la A il Cagliari l’ha vinta a Benevento. Poi ieri notte il Cagliari ha voluto dimostrare di non aver bisogno di omaggi. Ed è andata a pareggiare, quasi a vincere (Donnarumma migliore in campo dei suoi), a San Siro contro un Milan che aveva bisogno dei tre punti. E ora, in teoria, oltre a essere matematicamente salvo, il Cagliari può addirittura chiudere il campionato al quattordicesimo posto. E allora il futuro riparte proprio da Semplici. Manca solo l'ufficialità ma le parole di Giulini ieri a Milano confermano quello che logica e tifoseria suggeriscono: il Cagliari sarà guidato da Semplici anche nella stagione 2021-2022. Proprio in questi giorni potrebbero essere definiti i dettagli. Con l'annuncio magari alla vigilia o dopo la partita con il Genoa. E sará subito, con l’allenatore già in casa, il momento delle scelte anche per capire chi, tra i giocatori, restano va via. Potrebbero andare via Cragno, Nandez e Simeone. Dovrebbero rimanere Godin, Joao Pedro, Deiola, Marin e Pavoletti. Ma c'è subito da affrontare la questione prestiti: per Duncan e Sottil c'è stato un primo colloquio con Commisso. E anche la permanenza di Rugani, nonostante le ultime partite cominciate dalla panchina, potrebbe essere un obiettivo rossoblu: in questi giorni si parlerà anche con la Juventus. ANSA