Ronaldo e un ritrovato Dybala regalano alla Juventus i tre punti nello spareggio che vale la Champions contro il Napoli. Il recupero della terza giornata di Serie A, giocato dopo più di sei mesi e dopo tre gradi di giudizio nelle aule dei tribunali sportivi, termina 2-1 e consente ai ragazzi di Pirlo di salire al terzo posto a quota 59 punti, a -12 dall’Inter capolista. I partenopei di Gattuso, ai quali non basta il rigore di Insigne nel finale, restano fermi al quinto posto a 56, ancora pienamente in corsa nonostante il pesante stop dell’Allianz Stadium. Cristiano Ronaldo protagonista nel bene e nel male nelle fasi iniziali. Al pronti-via è clamoroso l’errore del portoghese, che sbaglia un gol già fatto indirizzando male di testa. CR7 si fa perdonare al 13', quando finalizza con un piattone vincente una strepitosa azione personale di Chiesa che sulla destra dribbla due uomini e mette in mezzo l’assist perfetto per il compagno. Sui piedi di Fabian Ruiz la chance più importante per il pari dopo tre minuti, ma il tiro dello spagnolo da ottima posizione termina altissimo rispetto alla porta di Buffon. A dieci giri di lancette dall’intervallo proteste veementi della Juve per un possibile rigore: Lozano colpisce Chiesa che aveva già scaricato il pallone, Mariani non vede e il Var non interviene. Passano due minuti e i bianconeri vanno ancora vicini al raddoppio, stavolta con Cuadrado che semina il panico in area per poi calciare in bocca a Meret. Un rigore negato anche agli ospiti a pochi secondi dall’intervallo: evidente lo sgambetto di Alex Sandro a Zielinski, l’arbitro ancora disattento e Di Paolo al Var non assolve le proprie funzioni. Ritmi forsennati nel secondo tempo, ci prova ancora il Napoli con il tiro dalla distanza di Fabian Ruiz che trova una nuova grande parata di Buffon. È un intervento decisivo, visto che a un quarto d’ora dal termine Paulo Dybala, tornato in campo dopo il lungo calvario per i problemi al ginocchio, con una giocata delle sue trova il gol del 2-0 calciando a giro col mancino da fermo. Nel finale c'è il rigore provocato da Chiellini, proprio come all’andata, che consente a Insigne di accorciare le distanze, ma non basta a evitare la sconfitta agli azzurri.