Anche Samir Handanovic è risultato positivo al Covid in seguito al test effettuato in mattinata appena arrivato ad Appiano Gentile e ha immediatamente fatto ritorno a casa per iniziare la quarantena. Dopo la positività di Danilo D’Ambrosio, quindi, un altro caso crea apprensione nell’ambiente interista in vista della gara di sabato sera a San Siro contro il Sassuolo. Tutti gli altri giocatori resteranno in isolamento fiduciario per le prossime due settimane, avendo quindi la possibilità di scegliere se restare a pernottare presso il Centro Suning (dove secondo le disposizioni sanitarie dovranno mangiare e fare la doccia nelle proprie camere) o tornare nelle rispettive abitazioni al termine degli allenamenti, limitando, come da protocollo, i contatti con l’esterno e gli spostamenti al solo tragitto casa-lavoro. Oltre a D’Ambrosio e Handanovic, resta positivo al coronavirus anche l’amministratore delegato Beppe Marotta, mentre si sono negativizzati l’altro ad Antonello, il direttore sportivo Ausilio, l’avvocato Capellini, il vice ds Baccin e il membro dello staff tecnico di cui non era stato reso noto il nome, dopo la positività riscontrata per tutti lo scorso 25 febbraio. Resta aperta la questione legata agli impegni dei giocatori con le rispettive nazionali a partire dalla prossima settimana: l’Ats di Milano, alla luce dell’isolamento fiduciario cui è sottoposta la squadra, potrebbe anche decidere di non dare il via libera al loro trasferimento all’estero (non sono coinvolti i sudamericani, che non avranno impegni oltreoceano per la sospensione decisa dalla Conmebol) o, ipotesi più probabile, imporre che i viaggi vengano effettuati esclusivamente con mezzi privati. Entro le prossime 48 ore dovrà arrivare una comunicazione ufficiale, dal momento che i giocatori partiranno per i rispettivi impegni già domenica, dopo la gara contro il Sassuolo di sabato sera.