La Juventus riparte, Ronaldo la trascina nuovamente al terzo posto: i bianconeri battono 3-0 il Crotone e riscattano il doppio tonfo consecutivo contro Napoli in campionato e Porto in Champions League. La doppietta del portoghese ha spianato la strada verso il ritorno al successo, McKennie ha arrotondato il punteggio e affondato ulteriormente la squadra di Stroppa, sempre più ultima in classifica. Pirlo è in piena emergenza: ha sei indisponibili (Arthur, Bonucci, Chiellini, Cuadrado, Dybala e lo squalificato Rabiot) e recupera Morata ma solo per la panchina, così le sue scelte sono obbligate. Kulusevski fa coppia con Ronaldo, Ramsey agisce da esterno di centrocampo con McKennie interno insieme a Bentancur, De Ligt-Demiral il tandem difensivo davanti a Buffon. Stroppa, invece, studia il passaggio al 4-4-2 per la sfida dello Stadium: i terzini sono Pedro Pereira e Luperto, Messias è posizionato largo a destra, Simy finisce in panchina e davanti ci sono Ounas e Di Carmine. Il Crotone sorprende per personalità, la Juve sembra inizialmente spaesata e già al 6' rischia, con Danilo che scivola e si perde la marcatura di Reca ma l’esterno polacco non ne approfitta calciando fuori. I bianconeri faticano a creare gioco, l’emblema delle difficoltà della Juve sono tutte nella punizione di Ronaldo dal limite che sbatte contro McKennie, mentre Ramsey va vicino al gol ma il suo colpo di testa è deviato sulla traversa da Cordaz. Poi, nel giro di dieci minuti, il Crotone rovina quanto di buono aveva fatto vedere e si scatena CR7: due gol di testa, uno su cross di Alex Sandro al 38' (con il brivido del Var, che giudica regolare la sua posizione dopo circa 120 secondi di review) e l’altro su assist di Ramsey al primo minuto di recupero, mentre in scivolata a porta vuota si divora una tripletta che sarebbe passata alla storia. Nell’intervallo, Stroppa sostituisce l’acciaccato Luperto, toccato duro dal suo stesso compagno Molina, e inserisce l’ex Marrone, tornando così alla difesa a cinque. La Juve, però, continua ad attaccare e all’ora di gioco trova il tris: su azione d’angolo, il pallone finisce a McKennie che di potenza realizza il suo quinto gol stagionale. Pirlo concede a Fagioli e Di Pardo l’esordio in serie A e getta nella mischia anche Bernardeschi e Morata, Stroppa cambia coppia d’attacco inserendo Simy e Riviere ma il risultato ormai è compromesso. La Juve ritrova la vittoria e Ronaldo, rimasto a secco nelle ultime tre uscite, e torna a farsi sotto in chiave scudetto: il Milan è a quattro punti e l’Inter a 8, ma i bianconeri continuano a dover recuperare la gara contro il Napoli. In un colpo solo, Pirlo supera Lazio, Atalanta e Roma e si riporta al terzo posto, ma dovrà inventarsi la difesa in vista della trasferta di Verona contro l’Hellas: oltre agli infortunati Cuadrado, Bonucci e Chiellini, i quali verranno valutati in settimana, si aggiungerà agli indisponibili anche Danilo, diffidato e ammonito contro il Crotone. A Stroppa resta una prestazione convincente per una mezz'ora abbondante, ma la salvezza è sempre più in salita: nel prossimo turno, contro il Cagliari, servirà un solo risultato per provare a crederci ancora. "Eravamo partiti un po' nervosi forse per le ultime due sconfitte, abbiamo sbagliato un po' di passaggi per frenesia. Poi i gol ci hanno dato più tranquillità e abbiamo gestito meglio il resto. Oggi l’importante era portare a casa tre punti". Questo il commento di Andrea Pirlo dopo il successo della Juventus contro il Crotone, pur con tante assenze per infortunio. "A Verona sarà un’altra partita difficile, avremo anche Danilo squalificato e quindi dovremo studiare qualcosa per mettere in campo i migliori - continua a Sky Sport l’allenatore dei bianconeri, ora al terzo posto - Chi è dietro l’Inter fa parte delle antagoniste, noi siamo una di quelle e lotteremo fino alla fine". Poi un commento sui singoli: "Kulusevski? Non è un attaccante, quando gioca lui cerchiamo di passare dagli esterni e in ampiezza per trovare Ronaldo in mezzo - rimarca -. Giocare nella Juve o nel Parma è diverso, l’anno scorso aveva molto più spazio davanti giocando in contropiede ma si sta adattando in tante posizioni. Sta giocando in un ruolo che non è suo ma lo sta facendo bene, anche se può fare molto di più. Chiesa, invece, si trova meglio a destra per il suo modo di attaccare l’uno contro uno ma anche a sinistra ha fatto delle buone azioni", conclude Pirlo.