Mercoledì 18 Dicembre 2024

L'Inter batte la Lazio 3-1 e sorpassa il Milan in vetta alla classifica

Lukaku

E' sorpasso fra le milanesi. L'Inter, trascinato da Lukaku (autore di una doppietta e ora capocannoniere insieme a Ronaldo) e agevolato dagli errori di Simone Inzaghi, che sbaglia formazione e sostituzioni, batte la Lazio e supera in classifica i 'cugini' rossoneri sconfitti ieri a La Spezia. A San Siro finisce 3-1 e ora nel capoluogo lombardo è già frenetica l'attesa per il derby di domenica prossima alle 15, in cui sarà in palio una bella fetta di scudetto. Nel pomeriggio, la Roma in cui si mette in grande evidenza Veretout travolge l'Udinese, riaggancia il terzo posto e si ripropone per una posizione di prestigio. Le sconfitte di Milan e Juve rimescolano le carte e, in attesa di Inter-Lazio, la classifica si accorcia perche' l'Atalanta nel recupero con una prodezza di Muriel si porta a casa tre punti contro un Cagliari che recrimina anche per un rigore al 96' assegnato e poi revocato al Var. E ora la posizione di Di Francesco (non vince da 15 gare e ha preso un punto in nove gare) è sempre più complicata, nonostante il rinnovo del contratto. In nove punti (dieci se si imporrà l'Inter) ci sono sette squadre agguerrite che lotteranno per scudetto e Champions fino alla fine. La Roma non si fa condizionare dai fantasmi del ko con al Juve e riparte con una gara convincente con l'Udinese, reduce tra due vittorie e da tre gare senza gol subiti. Successo netto, tre gol e una manciata di occasioni, con Borja Mayoral che si inserisce bene nei meccanismi della squadra e con la mossa di Fonseca di mettere la 'zanzara' Villar sulle tracce dell'uomo squadra De Paul. La presenza di Cristante in difesa , abile anche nella costruzione del gioco, permette a Veretout di sganciarsi e risultare decisivo: un gol di testa e uno su rigore portano a nove il bottino del francese, capocannoniere con Mkhytarian, sempre protagonista. Stavolta funziona bene anche la difesa perche' nell'unico grosso errore, di Cristante, salva Pau Lopez. La Roma controlla, poi entrano Dzeko e Pedro, che segna il gol della sicurezza. Ora la Roma e' terza. Per essere protagonisti e sfruttare scivoloni come quelli di Juve e Milan ieri, però, le servirà riuscire a svegliarsi negli incontri con le big. Con una prodezza nel recupero del panchinaro di lusso Muriel (al 13/o gol), l'Atalanta torna al successo, si ripropone nella corsa Champions e inguaia il Cagliari, sempre più impelagato in zona retrocessione. I sardi giocano con grande generosità contrastando efficacemente i più solidi avversari. Il palo di Djimsiti, che rischia l'autogol, è un campanello d'allarme, ma le due squadre poi hanno molte difficoltà a creare occasioni. Nella ripresa Sutalo salva su Joao Pedro, poi l'Atalanta preme maggiormente e alle fine è sempre Muriel a togliere dagli impacci Gasperini: uno spunto perentorio e una 'bomba' che non danno scampo a Cagno. Poi l'arbitro prima concede e poi revoca un rigore al Cagliari per fallo su Rugani rendendo ancora piu' amara la domenica di Di Francesco. Emozioni ed equilibrio tra una Sampdoria tranquilla e una Fiorentina, priva di Ribery, che prova senza fortuna ad emergere dalle retrovie. Protagonista Vlahovic, che prima per un'incomprensione con Dragowski favorisce il vantaggio di Keita, poi trova il pareggio dopo una parata di Audero su Pulgar. Nella ripresa spinge maggiormente la Fiorentina che colpisce un palo con Milenkovic, ha un'occasione con Castrovilli, ma Ranieri fa entrare gli esperti Candreva e Quagliarella che fanno la differenza: cross dell'esterno e conclusione vincente del goleador, al suo 92/o centro con i liguri. La Fiorentina accusa il colpo e non riesce a risalire: i sei punti di vantaggio sulla terzultima non fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi viola. Male anche il Crotone, che perde in casa con il Sassuolo: la panchina di Stroppa traballa e sono insistenti le voci di un possibile arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina dei calabresi. Per l'ex capitano della Roma sarebbe un esordio 'alla Pirlo', ovvero in assoluto e subito su una panchina della massima serie.

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