L'Inter manda al tappeto la Juventus: il derby d'Italia se lo aggiudicano i nerazzurri. 2-0 il risultato finale, grazie alle reti di Vidal e Barella che lancia la formazione di Antonio Conte momentaneamente in testa alla classifica a pari punti con il Milan atteso dal posticipo contro il Cagliari. L'Inter perfetta domina la Juventus, il 2-0 sta addirittura stretto ai nerazzurri, alla miglior prestazione stagionale anche agevolati da una Juventus raramente così impalpabile. E le assenze, seppur pesanti, dei vari De Ligt e Dybala non può bastare a giustificare una gara così da parte dei bianconeri. Il turbo Napoli di Gattuso asfalta la fragile Fiorentina di Prandelli con un 6-0 d'altri tempi, frutto delle ispirazioni di Insigne, degli strappi di Lozano e del lavoro altruista di Petagna, e agguanta al terzo posto la Roma, spazzata via nel derby. L'Atalanta ferma invece la sua corsa a suon di gol, bloccata sullo 0-0 da un Genoa reso ordinatissimo da Ballardini. I partenopei rilanciano le loro ambizioni Champions, e dietro la vetta della classifica le distanze si fanno strettissime: dal Napoli (34) alla Lazio (31), è ammucchiata Champions. E' una giornata fondamentale per la lotta per non retrocedere. La vittoria del Crotone riapre tutti i giochi, sale anche il Parma che pareggia col Sassuolo, e questi risultati mettono angoscia al Torino che sta per esonerare Giampaolo per riaffidarsi a Nicola. Anche la Fiorentina, se prosegue cosi' senza nerbo, e' destinata a soffrire. Prandelli chiede scusa ai tifosi, per ora non c'è aria di esonero ma la situazione e' tesa. Nel posticipo delle 18, il Genoa rafforzato da Strootman blocca a Bergamo l'Atalanta (18 gol nelle ultime cinque giornate): squadra cortissima, raddoppi continui, fisicità, marcatura su Ilicic e nel primo tempo le occasioni più belle sono del Genoa. Poi la ripresa e' un forcing atalantino, ma senza brividi per Perin. Lo 0-0 conferma che l'Atalanta ha qualche battuta a vuoto. Il tabù D'Aversa è una maledizione a cui De Zerbi comincia a credere, dopo Sassuolo-Parma. Neanche stavolta riesce a batterlo e solo un rigore di Djuricic nel recupero gli consente di agguantare almeno il pari. Il Sassuolo prosegue la sua frenata allontanandosi dalle posizioni di vertice ma e' il Parma che ha le maggiori recriminazioni. Il gol pesante del vantaggio lo segna Kucka, che sembra un vecchio bucaniere, fasciato in testa e sanguinante dal 1' per una scarpata di Chiriches. Segna proprio di testa dopo una traversa di Kyriakopoulos e un gol annullato per centimetri a Caputo. Poi il Parma rischia poco, a parita' di assenze pesanti, ma un'ingenuita' di Busi impedisce agli ospiti di tornare al successo dopo il 30 novembre. Nella sfida tra neopromosse il Crotone cancella tutte le sue titubanze e strapazza 4-1 il Benevento, che ha una diversa classifica. Stroppa mette in difficolta' il suo amico Inzaghi con una squadra molto offensiva: strada in discesa con l'autogol di Glik, i campani sprecano, Simy sigla una doppietta e finisce 4-1. La lotta per non retrocedere sale di tono.