Compie oggi 110 anni la maglia azzurra, compagna di viaggio della Nazionale, che ha spento le sue prime 110 candeline lo scorso 15 maggio, in un lungo percorso fatto di gol, emozioni, tanti trionfi e qualche delusione. La Nazionale di calcio è stata la prima ad adottare l’azzurro, diventato poi il colore anche di tutte le altre nazionali italiane. «L'azzurro - dichiara il presidente della Figc, Gabriele Gravina - rappresenta emozione e condivisione. E’ il colore di una maglia che celebra tutti i giorni, in ogni partita della Nazionale da 110 anni, una delle storie italiane più belle ed appassionanti. E’ il sogno di amicizia che supera i confini di un campo di calcio per unire un Paese intero». La maglia azzurra nelle sue diverse fogge, prima con lo scudetto sabaudo e poi con quello tricolore sul petto, è stata indossata da tutti i più grandi campioni del nostro calcio, oltre 800 atleti che in questi 110 anni di vita hanno avuto il privilegio di vestire almeno una volta la divisa della Nazionale. La maglia azzurra fece il suo debutto il 6 gennaio 1911 all’Arena Civica di Milano in occasione del match con l’Ungheria, terza partita della storia della Nazionale otto mesi dopo il battesimo ufficiale avvenuto il 15 maggio 1910, quando l’Italia scese in campo vestita di bianco battendo con un perentorio 6-2 la Francia. In una Milano imbiancata dalla neve e davanti a 5.000 spettatori l'Ungheria si impone 1-0, la Nazionale non riuscì a riscattare la severa sconfitta (6-1) subita otto mesi prima a Budapest, ma dimostrò di aver compiuto importanti passi in avanti alla sua prima uscita in azzurro, scelto in quanto colore di Casa Savoia, la dinastia regnante in Italia dal 1861 al 1946. L'azzurro ha quindi sposato la Nazionale restandole accanto nella gioia e nel dolore, accompagnando i quattro trionfi Mondiali, il successo nell’Europeo del 1968, la medaglia d’oro olimpica, sino alle ultime vittorie dell’Italia guidata da Roberto Mancini. La maglia azzurra nelle sue diverse fogge, prima con lo scudetto sabaudo e poi con quello tricolore sul petto, è stata indossata da tutti i più grandi campioni del nostro calcio, oltre 800 atleti che in questi 110 anni di vita hanno avuto il privilegio di vestire almeno una volta la divisa della Nazionale. Il bianco della seconda maglia, il nero del Mondiale di Francia 1938 e il verde dell’amichevole del 1954 con l’Argentina, riproposto in chiave rinascimentale per la sfida delle qualificazioni europee con la Grecia nell’ottobre 2019, non hanno mai scalfito la predominanza dell’azzurro. «Indossare la maglia azzurra - spiega il ct della Nazionale Roberto Mancini - è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio, un sogno che ho avuto la fortuna di realizzare e che continuo oggi a vivere con entusiasmo e passione nel ruolo di Commissario Tecnico. L’azzurro accomuna calciatori e tifosi, un colore simbolo di unità e coesione capace di avvicinare generazioni lontane e che ci fa sentire parte integrante di un’unica squadra». «Un compleanno speciale - dichiara la ct della Nazionale Femminile Milena Bertolini - da 110 anni e lode per la maglia azzurra. E’ la maglia per eccellenza, che rappresenta desideri, emozioni e passioni di italiane e italiani. Indossata idealmente, con orgoglio e senso di responsabilità da tutti noi, come simbolo sportivo di identità nazionale».