Secondo pareggio consecutivo per il Milan che al Ferraris rimonta due volte un Genoa mai domo ma deve accontentarsi di un punto. Punto di valore invece per i rossoblù che trascinati da Destro, doppietta, mettono paura al Diavolo. Calabria prima e Kalulu nel finale evitano però la sconfitta agli uomini di Pioli. Ritmi alti sin dai primi minuti con il Milan che gestisce maggiormente il possesso palla ma il Genoa, rispetto alla gara con la Juve, non si chiude in difesa e prova a rispondere colpo su colpo. Ne nasce una gara combattuta ma dalle poche emozioni almeno nella prima parte. Una conclusione di Castillejo dal limite al decimo e una punizione di Cahlanoglu che Perin blocca a terra, al ventesimo, legittimano la supremazia degli ospiti. Che non riescono però a sfondare e con il passare dei minuti anche il Genoa inizia ad affacciarsi sempre più spesso nella metà campo rossonera sfiorando il palo con un bel diagonale ad incrociare di Destro al 37' al quale risponde un minuto dopo Rebic che entra in area da sinistra e colpisce a botta sicura ma Perin si supera respingendo in corner. La prima frazione si chiude così in perfetta parità. Al rientro dagli spogliatoi l’unica variazione è l’ingresso di Czyborra per Pellegrini nel Genoa mentre Pioli mantiene l'undici iniziale. Milan subito in avanti ma sono i rossoblù a passare in vantaggio al 2' sugli sviluppi di un contropiede di Ghiglione che serve Goldaniga a destra, il difensore mette in mezzo pescando Shomurodov, girata e tiro che Donnarumma vola a deviare ma sulla respinta il più veloce è Destro che ribadisce in gol. Il vantaggio dura appena cinque minuti perché Calabria sorprende la difesa rossoblù, Perin compreso, con un diagonale improvviso dal limite che si infila nell’angolino più lontano. Il pareggio infiamma ancora di più la gara con il Genoa che risponde colpo su colpo e ci crede. Tanto che al 15' torna in vantaggio. Ghiglione pennella un cross perfetto che Destro di testa trasforma nel secondo gol per una doppietta personale che mancava dal dicembre del 2017. Il Milan è stanco ma non si arrende e al 32' Hauge prova a piazzare il pallone, una deviazione salva il Genoa con la sfera che sfiora il palo. Il finale è un assedio rossonero e al 38' arriva il pareggio sugli sviluppi di un angolo, Romagnoli di testa mette in mezzo, Kalulu anticipa Masiello e batte Perin. Ma il Genoa ci crede e al 44' Scamacca in rovesciata trova Donnarumma ad opporsi in volo, sull'angolo Goldaniga di testa sfiora il gol. Nel recupero il Milan prova con le ultime energie a regalarsi il successo ma il Genoa regge l’urto e conquista un pareggio importantissimo per morale e classifica. L’Inter vince di misura il big match contro il Napoli, grazie al calcio di rigore realizzato da Lukaku. 1-0 il finale da San Siro al termine di una gara che non ha avuto un padrone, ma che ha premiato i nerazzurri con un episodio. Una beffa per i partenopei, costretti a perdere Mertens per infortunio e a chiudere anche in inferiorità numerica per il rosso sventolato ad Insigne per proteste (possibile una sanzione pesante). La squadra di Conte si porta così a -1 dal primo posto del Milan (2-2 con il Genoa), mentre gli uomini di Gattuso, respinti da un Handanovic provvidenziale, restano fermi a 23 punti al quarto posto. Nell’equilibrio più totale il primo colpo di scena è quello che riguarda l’infortunio (presumibilmente grave) di Mertens, uscito in lacrime dopo poco più di un quarto d’ora e con la caviglia sinistra apparsa subito gonfia. Dopodichè la prima vera palla gol ce l’hanno i nerazzurri, ma Lautaro gira sul fondo da ottima posizione non approfittando di un errore in disimpegno di Koulibaly. I partenopei rispondono al 33' con Zielinski, impreciso dal limite con un destro al volo velenoso. Nella ripresa resiste il grande equilibrio e solo al 63' il Napoli torna a spaventare l’Inter con Lozano, che controlla e calcia sul lancio di Insigne probabilmente però in posizione irregolare. La squadra di Gattuso cresce e poco più tardi sfiora il vantaggio con un colpo di tacco di Insigne parato alla grande da Handanovic, ma dall’altra parte sono i nerazzurri che trovano l’episodio per sbloccarla. Un rimpallo favorisce Darmian che viene steso in area da Ospina, l’arbitro assegna il rigore ed espelle Insigne per proteste, Lukaku realizza l’1-0 e mette in discesa la gara dei suoi. I partenopei non ci stanno e vado ad un passo dal pareggio, se non fosse per un altro miracolo di Handanovic sull'ex Politano, che calcia a botta sicura trovando la super risposta dello sloveno, provvidenziale anche nel finale su Di Lorenzo. In pieno recupero, invece, è il palo a salvare l’Inter sulla girata di Petagna, sigillando il definitivo 1-0 con cui fa festa la squadra di Conte.