L’Inter soffre, va sotto, pareggia e poi rischia di vincere all’ultimo secondo. Ma alla fine la squadra di Antonio Conte pareggia 2-2 con il Parma di Fabio Liverani nel secondo anticipo della sesta giornata di Serie A. I ducali si sono portati in vantaggio grazie alla doppietta di Gervinho. Per i nerazzurri in gol invece la coppia croata Brozovic-Perisic. All’Inter stavolta la rimonta si è fermata sul tentativo di Vidal, al 94esimo, quando il pallone colpito dal cileno si è spento a pochi centimetri dalla porta di Sepe, estremo difensore del Parma. Niente 'happy ending' come con la Fiorentina ma un pareggio che muove la classifica anche se evidenzia, ancora una volta, la dipendenza della squadra da Romelu Lukaku oggi assente per infortunio. L’Inter può recriminare per un rigore, molto dubbio, non dato per un atterramento di Perisic in area. Un’occasione che ha fatto protestare a lungo la panchina della squadra milanese. Un punto sofferto che non rappresenta il miglior viatico per la sfida, molto attesa, di martedì prossimo contro il Real Madrid in Champions League. E alla fine il 2-2 finale sta stretto anche alla squadra emiliana che ha giocato un’ottima partita, correndo per novanta minuti, difendendosi con ordine e sfruttando al meglio quell'arma chiamata Gervinho che, negli spazi e in contropiede, è stato devastante come sempre. Per i ducali, falcidiati dal Covid, è un risultato prezioso in un momento difficile. Gasperini ritrova i tre punti in campionato contro la sua ex squadra, quel Crotone che lo ha lanciato come allenatore nel 2006. I nerazzurri hanno ampiamente meritato la vittoria che poteva essere anche più rotonda se Zapata, nel secondo tempo, avesse trovato la porta in tre occasioni in cui la palla è finita di poco fuori. La nota dolente è quella degli infortuni, in vista del Liverpool: Hateboer e Romero sono stati sostituiti per problemi muscolari, Toloi ha riportato una contusione. Per il Crotone si tratta della quinta sconfitta su sei gare. La squadra di Stroppa deve fare ammenda per alcune palle gol gestite malamente in attacco da Simy e Messias e per i soliti errori di disimpegno in difesa. Senza Cigarini, squalificato, Stroppa mette Benali come playmaker, mentre Gasperini tiene a riposo all’inizio Zapata ed Ilicic schierando Papu Gomez e Muriel. Mossa che si rivelerà vincente. L’Atalanta, infatti, chiude la partita nei primi 45 minuti. L’inizio della partita e scoppiettante con tre azioni da gol nell’arco di 120 secondi. Al 5' Muriel si libera bene ma tira alto da posizione defilata. Risponde il Crotone: al 6' discesa prepotente dell’ex Reca con tiro che lambisce il palo. Al 7' Cordaz fa una gran parata su Muriel solo davanti la porta. Le squadre prendono le misure e la partita, pur bella sul piano del ritmo e del gioco, non fa registrare occasioni importanti. Lo 0-0 si sblocca al 26' con un’invenzione di Muriel che, con una improvvisa girata su passaggio di Malinovski, fredda Cordaz. Il Crotone non reagisce e l’Atalanta prende campo. Al 37' il raddoppio ancora dell’attaccante colombiano dell’Atalanta, che approfitta di una palla persa malamente dal Crotone e con un tiro a fil di palo fa 2-0. È a questo punto che il Crotone finalmente reagisce ed al 40' accorcia le distanze grazie a Simy, che conquista palla in area e batte Sportiello. Nel secondo tempo Gasperini, contrariato per la rete presa nel finale di primo tempo, striglia i suoi e l’Atalanta gioca da par suo chiudendo nella sua metà campo il Crotone con un pressing alto ed asfissiante. Merito anche di Ilicic e Zapata, che entrano ad inizio del secondo tempo, e di Malinovsky ed Hetaboer, instancabili sulle fasce. Al 26' arriva un’occasione per Malinovski, ma è ancora Cordaz ad opporsi con il corpo. Poi Zapata, tra il 30' ed il 39', per tre volte sfiora il palo: due volte con tiri alla sinistra di Cordaz ed una di testa. Il Crotone ci prova in ripartenza, ma Messias spreca l’unica occasione che gli capita per il pari.