La Juventus "in fase di costruzione", come l’ha definita Pirlo in settimana, stecca la sua prima partita in Champions. Un Barcellona corsaro vince a Torino per 2-0 grazie ai gol di Dembelè, anche grazie a una fortunata deviazione, al 14esimo minuto del primo tempo, e a Messi, freddo a realizzare un calcio di rigore assegnato pochi istanti dopo lo scoccare del novantesimo.
I blaugrana di Koeman partono fortissimo costringendo i padroni di casa ad arretrare e difendersi. Un tiro potentissimo di Griezmann fa tremare sia il palo che i tifosi bianconeri che già intuiscono come la serata possa rivelarsi assai complicata. In più ci si mette anche la sfortuna, coadiuvata dalla tecnologia. Tre gol della Juve vengono annullati per fuorigioco. Tutti allo spagnolo Alvaro Morata, ex madridista.
E tutti per questione di centimetri. Ma sono solo le polveri bagnate degli attaccanti avversari a far restare la squadra di Pirlo in partita. Almeno due sono i gol 'mangiatì da Messi, oltre a un paio di occasioni sprecate anche da Griezmann e Ansu Fati. E più passano i minuti e più la 'vecchia signorà sembra accusare il colpo. La stanchezza annebbia anche Demiral che, con scarsa lucidità, si fa cacciare per doppia ammonizione a cinque minuti dal fischio finale.
La qualificazione, nonostante la sconfitta, non sembra essere in bilico vista la precedente vittoria contro la Dinamo Kiev e l’insipienza del Ferencvaros, l’altra contendente del girone. Restano però intatte le perplessità di fronte all’ennesima scadente prestazione della Juventus: poco gioco, poca convinzione, molti errori. E l’assenza di Cristiano Ronaldo, ai box a causa del Covid, non si è mai fatta sentire così tanto. AGI
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