Secondo passo falso consecutivo per la Juventus che, dopo il pareggio di Crotone, non va oltre un casalingo 1-1 contro il Verona. La squadra di Pirlo è stata parecchio sfortunata, clamorosi i legni colpiti da Cuadrado e Dybala, ma ha mostrato di soffrire terribilmente l’assenza di Cristiano Ronaldo ancora fermo ai box a causa positività al Covid. I ragazzi di Juric, invece, sembrano aver ritrovato nella serata torinese lo smalto mostrato nella passata stagione. Il gol di Favilli, allo scoccare dell’ora di gioco, ha fatto sognare i veneti che si sono arresi solo davanti a una serpentina fenomenale di Kulusevski, a dodici minuti dalla fine, che ha evitato il tracollo. La Juventus fatica soprattutto a centrocampo con Bernardeschi, Rabiot e Ramsey che faticano a trovarsi e a innescare Dybala, tornato titolare. Tutto poteva cambiare, certo, se il Var non avesse annullato allo scadere del primo tempo un gol di Morata, autore di un tocco delicatissimo a scavalcare il portiere avversario. Ma la tecnologia gela lo stadio semivuoto e i tifosi sul divano rilevando un fuorigioco millimetrico dell’attaccante spagnolo e vanificando l’episodio che poteva cambiare volto alla partita. Questione di dettagli. Quelli che per ora stanno mancando alla Juventus di Pirlo, poco cinica in fase realizzativa nonostante le tante occasioni da rete create, ed orfana della sua stella, l’unica in grado di scuotere un ambiente intorpidito. In classifica i punti sono 9, frutto di 2 vittorie e 3 pareggi e, più in generale, di una partenza troppo lenta. Il Verona, invece, sale a quota 8, ad un punto dai campioni in carica, chiara certificazione del buon lavoro fatto da società, allenatore e rosa nell’ultimo anno e mezzo. AGI