Finisce con un pareggio senza reti il posticipo della quarta giornata di Serie A tra Verona e Genoa. La squadra di casa ha mantenuto per lunghi tratti della partita il pallino del gioco ma non è riuscita a creare molte occasioni da rete. Un possesso di palla abbastanza sterile, poco verticale, lontano da quello che il Verona ha espresso per gran parte della scorsa stagione.
Il Genoa, decimato dal Covid, ha provato a tenere il campo combattendo la fatica e cedendo, minuto dopo minuto, alla distanza. Nel secondo tempo, in particolare, sono parsi evidenti i problemi fisici causati dalle quarantene e dagli isolamenti imposti dal focolaio, ben 17 casi, scoppiato nello spogliatoio ligure nelle ultime settimane.
Protagonista del match il portiere dei grifoni, Mattia Perin, primo contagiato e primo guarito: alcune sue parate, soprattutto l’ultima sul colpo di testa di Faraoni a cinque minuti dal novantesimo, hanno salvato il risultato e regalato un punto prezioso in trasferta a Maran. Neanche l’inserimento di Kalinic, punta di diamante del mercato gialloblu, è riuscito a rompere l’equilibrio per i veneti.
I ragazzi di Juric hanno continuato a mostrare una certa imprecisione negli ultimi sedici metri facilitando le letture della compatta difesa rossoblu, sempre attenta a non concedere spazi e occasioni ai rivali. Alla fine quello del Bentegodi è un pareggio giusto, privo di grandi emozioni, perfetta esemplificazione delle difficoltà che i due club hanno affrontato nell’avvicinarsi al match. AGI
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