Suarez, la difesa dell'avvocato della Juventus: "Le mie parole fraintese e decontestualizzate"
"Preciso che le mie parole, captate con intercettazioni telefoniche, sono state oggi, evidentemente per necessità di sintesi, riportate fuori contesto e in maniera incompleta. Proprio nel corso di quelle conversazioni telefoniche, infatti, ho espresso chiaramente la richiesta che la procedura di esame avvenisse, come previsto, 'in presenza e senza alcun tipo di trattamento di riguardo rispetto a qualsiasi altro candidato". Così in una nota l’avvocato Maria Turco, che collabora con lo studio del legale della Juventus Luigi Chiappero, dopo la pubblicazione delle intercettazioni relative al 'caso Suarez'. "Quanto al riferimento ad 'altri calciatori - spiega Turco - è del tutto evidente che, trattandosi della prima volta che seguivo una vicenda collegata alla certificazione di conoscenza della lingua italiana, le mie parole siano da interpretare come un bagaglio di conoscenza procedurale da utilizzare per casi futuri, solamente laddove ce ne fosse la necessità. Nessun accordo dunque. Nessuna trattativa. Semplicemente una presa d’atto". "Come noto alle cronache peraltro - conclude l’avvocato - il calciatore non è stato tesserato in Italia e la società che, in quella fase si era interessata a lui, aveva poi esplicitamente cambiato obiettivi di mercato".