C'è tanta incertezza nelle parole di Conte al termine della finale di Europa League persa contro il Siviglia. "Adesso ci prenderemo due-tre giorni di vacanza, e a mente fredda ci incontreremo, è giusto così. Si farà poi una disamina della stagione, di tutto. In maniera serena cercheremo di pianificare eventualmente il futuro dell'Inter, con o senza di me". Ai microfoni di Sky Sport, il tecnico mostra la sua amarezza e non nasconde l'ipotesi di un addio. "Non penso che questo lo dobbiate dire voi .- dice ancora -. E' giusto prendersi due giorni, riposare tutti. Bisogna prendere la decisione migliore per il bene per l'Inter, non c'è astio. Ci sono vedute diverse. Ringrazio per quest'opportunità, allenare l'Inter ne è valsa la pena". Conte sottolinea poi che "non c'è rancore nei confronti di niente e di nessuno, né dei dirigenti verso di me né da parte mia verso di loro, sono persone con cui avevo già lavorato". "E' una questione di punti di vista - continua -, di alcune situazioni che io ho affrontato e non mi sono piaciute. Io ho anche una famiglia e devo capire se la priorità diventa il calcio o la famiglia. Se alcune situazioni devono influire sulla famiglia, questo non va più bene. A tutto c'è un limite, e io devo capire fin dove arriva il mio. Sarò sempre grato alle persone che mi hanno dato l'opportunità, per fare un'annata bella e un percorso bello. Ma al tempo stesso è stata tosta. Ho già detto quel che pensavo, io non faccio marcia indietro, se si potrà migliorare si farà".