La Roma vince 3-2 in casa del Torino e sigilla definitivamente il quinto posto in classifica, aggiudicandosi la qualificazione ai gironi di Europa League, in attesa di riprendere l’avventura finale proprio nella competizione europea contro il Siviglia. Decidono i gol di Dzeko, Smalling e Diawara, mentre i sigilli granata di Berenguer e Singo non servono a nulla. Meglio l’inizio della formazione giallorossa, che crea un paio di situazioni nitide per sbloccare la gara, una in particolare con Spinazzola che spreca a tu per tu con Ujkani. A passare in vantaggio però sono i granata al 14' sull'asse Zaza-Berenguer, con il primo a servire il taglio del compagno, che supera Pau Lopez e segna a porta sguarnita. Passano un paio di minuti appena e i capitolini pareggiano subito: splendida palla di prima di Mkhitaryan per Dzeko, il bosniaco controlla e di mancino fa 1-1. Al 24' la squadra di Fonseca la ribalta: corner di Carles Perez, colpo di testa imperioso di Smalling e 2-1 per la Roma. Nel finale di primo tempo i giallorossi vanno ad un passo dal tris con Kolarov, sfortunato nel colpire un palo con una punizione delle sue. Nella ripresa il Torino dà qualche segnale di reazione seppur non riesca ad impensierire a dovere Pau Lopez, mentre la Roma non fa altro che controllare il vantaggio aspettando il momento giusto per affondare un altro colpo. Occasione che arriva al 60', quando Dzeko viene steso in area da Djidji conquistandosi un calcio di rigore. Dal dischetto va Diawara che realizza il 3-1. I granata non si arrendono e provano a rientrare in gara con la rete di Singo, sulla cui conclusione non è perfetto Pau Lopez, che tocca ma non evita il 3-2. Nel finale Dzeko troverebbe anche la sua doppietta personale, ma prima il guardalinee e poi il Var (che conferma) pescano il bosniaco in millimetrico fuorigioco. Con un altro (ennesimo) scudetto già cucito sul petto, la Juventus non fa una bellissima figura a Cagliari, perdendo 0-2 alla Sardegna Arena. I rossoblu tornano a sorridere dopo otto turni di astinenza, grazie alla serata da sogno del debuttante classe 2000 Luca Gagliano: primo gol assoluto in Serie A seguito anche dal primo assist per il raddoppio di Simeone. Malissimo la formazione di Sarri, con molte novità ma irriconoscibile anche nei suoi elementi più qualitativi. Passano nove minuti dal fischio d’inizio e la gara si sblocca in favore dei sardi: Mattiello rimette in mezzo da sinistra un cross proveniente dall’altra fascia, Gagliano è il più lesto ad avventarsi sulla sfera firmando in spaccata l’1-0. I bianconeri non sembrano saper reagire, ma al 16' troverebbero il gol del possibile pari con Ronaldo, in netto fuorigioco però sull'assist di Bernardeschi. Con il passare dei minuti la squadra di Sarri prova ad alzare un pò la pressione e al 32' sfiora il pari con Bonucci, che prova ad approfittare di un’uscita non precisa di Cragno, calciando al volo e mettendo a lato di un soffio. Bravo invece il portiere sardo a respingere il tiro a botta sicura di Bentancur al 43', salvando i suoi proprio pochi istanti prima che trovino il raddoppio. Autore del 2-0 Simeone, che scappa via sul lancio di Gagliano e trafigge Buffon con un destro dal limite, con complicità del portiere juventino. Nella ripresa la Juve tenta di rialzare la testa, ma piuttosto è il Cagliari a creare altre situazioni da gol che potrebbero incrementare il vantaggio. Con il passare dei minuti i ritmi si abbassano e la gara va via via spegnendosi, con i bianconeri che non fanno nulla per provare a riaprirla. Vince così il Cagliari 2-0. Dopo l’amaro e discusso ko con la Roma, la Fiorentina torna a vincere battendo in casa il Bologna. All’Artemio Franchi finisce 4-0 grazie alla tripletta di un super Chiesa e al sigillo di Milenkovic, al secondo gol di fila. Altro passo indietro invece per la formazione di Mihajlovic, che dopo un buon primo tempo si è sciolta nel corso della seconda frazione. La prima vera palla gol della gara la creano gli emiliani al 16', quando Barrow scappa sulla linea di fondo e offre ad Orsolini, che svirgola rischiando di regalare un assist per Sansone, incapace di trovare la deviazione vincente da due passi. Al 23' risponde la viola con Chiesa, bravo ad incunearsi in area seminando il panico, ma è provvidenziale Danilo a salvare prima che la palla superi la linea. Nel finale di primo tempo altra buona chance per la squadra di Mihajlovic, con Barrow sempre ad inventare e rifinire per Dominguez, che calcia alto da posizione centrale. Ad inizio ripresa passano appena tre minuti e la Fiorentina passa avanti: Dalbert serve Chiesa in piena area, il tiro del 25 viola viene deviato da Medel e s'insacca alle spalle di Skorupski. Passano un’altra manciata di minuti e lo stesso Chiesa firma il 2-0, realizzando la sua doppietta personale e indirizzando ancor più chiaramente la sfida. Al 66' il Bologna prova a rientrare in partita con Svanberg, che realizza un gran gol reso però vano da un precedente fuorigioco di Orsolini. Nella parte finale di gara la Fiorentina chiude i conti con Milenkovic prima e ancora Chiesa, che realizza la sua tripletta personale con un gran destro a giro per il 4-0 definitivo. Milan torna subito a vincere n campionato: 4-1 il risultato finale a Marassi firmato dalla doppietta di Ibrahimovic, i sigilli di Calhanoglu e Leao, contro il gol della bandiera locale ad opera di Askildsen: i rossoneri si portano a -1 dai giallorossi, che però devono ancora scendere in campo con il Torino e in caso di successo chiuderebbero il discorso. Quattro giri di lancette e i rossoneri la sbloccano subito con Ibrahimovic, libero di colpire di testa sul cross di Rebic per il gol del vantaggio. La squadra di Pioli domina in lungo ed in largo sul piano del gioco, costruendo anche altre diverse occasioni per incrementare il vantaggio. Theo viene murato da Audero, poi è ancora Ibra a sfiorare il gol venendo respinto provvidenzialmente da Yoshida. Ad inizio ripresa i blucerchiati vanno vicini al pareggio con la punizione di Quagliarella, tiro respinto da Donnarumma che Colley non resce a finalizzare di testa. Passano pochi istanti e il Milan dall’altra parte raddoppia: Ibra inventa per Calhanoglu, il turco segna ma l’arbitro inizialmente annulla per un presunto fallo su Viera, poi si accerta che il bliucerrchato in realtà scivola e quindi l direttore di gara convalida dopo un controllo al Var. Al 58' saranno ancora Ibra e Calhanoglu a confezionare il 3-0 ospite, stavolta a ruoli invertiti: il turco offre allo svedese che controlla e di mancino segna la sua doppietta. Nel finale Donnarumma para prima un rigore a Maroni, poi non può nulla sul destro a giro perfetto di Askildsen che realizza l’inutile gol blucerchiato, visto che prima del triplice fischio c'è spazio e gloria anche per Rafael Leao, che realizza il definitivo 4-1. AGI