L’Inter è seconda a 90' dalla fine del campionato. Un gol di D’Ambrosio nel primo tempo e una prodezza di Lautaro (che festeggia polemico con chi parla troppo del suo futuro) permettono alla squadra di Conte di superare il Napoli e di arrivare con un punto di vantaggio allo scontro diretto di sabato con l’Atalanta, con la Lazio non ancora fuori dai giochi. Le energie iniziano a scarseggiare ma i nerazzurri strappano altri tre punti e possono eguagliare gli 82 dello scudetto del triplete. Messa in bacheca la coppa Italia, con in tasca la qualificazione all’Europa League, Gattuso ormai pensa solo alla sfida di Champions con il Barcellona, perché arrivando ai quarti la stagione diventerebbe «da soddisfacente a straordinaria», per dirla con il ds Giuntoli. Intanto la prova generale è fallita dal punto di vista del risultato ma ha dato segnali incoraggianti a Gattuso, almeno nel primo tempo in cui i suoi hanno a tratti dominato il gioco, accelerando e mettendo non poco in difficoltà l’Inter, soprattutto a centrocampo, grazie alle invenzioni di Insigne. Battere Messi e compagni sarà difficile ma non è un’utopia, dimensione che invece Marotta attribuisce alla suggestione di portare il sei volte pallone d’oro in nerazzurro.
Anche se PPTV, il sito cinese di streaming del gruppo Suning, proprietario dell’Inter, ha usato l’immagine della sua ombra proiettata sul Duomo nello spot della sfida di campionato con il Napoli. Se è una strategia promozionale, è ambigua. Di certo in questa breve estate di calciomercato, con il papà di Messi che ha preso casa a Milano, se ne parlerà ancora. Intanto l’Inter manda in archivio la sua ennesima partita serale, preceduta da un diluvio che non ha eliminato l’afa, e fa suo il quarto confronto stagionale con il Napoli. C
on la nuova maglia a zig zag, i nerazzurri aggrediscono subito la partita, con Borja Valero titolare dietro le punte ed Eriksen che torna in panchina. Per la settima volta in campionato va in gol con il primo tiro, e per la seconda l’onore tocca a D’Ambrosio, che segna dopo 11' con un preciso sinistro a incrociare, epilogo di un’azione nata da un pasticcio di Mario Rui. E’ una delle poche incertezze della squadra di Gattuso, che dopo una ventina di minuti gradualmente alza il ritmo. Così arrivano pericoli in serie, con Insigne, Zielinski e Politano. Mentre l’Inter sembra vivere di improvvisazioni, il Napoli a tratti gioca a memoria, con Insigne a illuminare, mentre è spenta la luce di Milik, che a breve sarà ceduto e rimpiazzato con Osimhen. Entrato al 15' della ripresa, impiega invece poco ad accendersi Lautaro, che sigla il 2-0 partendo da centrocampo palla al piede e sorprendendo Meret da una ventina di metri.
Neppure la legge dell’ex frena l'Atalanta nella rincorsa al secondo posto che resta viva quando ormai mancano 90 minuti al termine del campionato. Non c'era solo l’Inter, tra la banda di Gian Piero Gasperini e la seconda piazza. Al Tardini ci si mette di mezzo pure l’ex di turno, Dejan Kulusevski. Ma la Dea rimpatta e sorpassa, sbancando Parma in rimonta: con le firme di Malinovskyi e Gomez. La cattiva notizia è rappresentata solo dalla sostituzione per un guaio fisico di Palomino da valutare per capire se sarà abile e arruolato per la sfida di Champions League contro il Paris Saint Germain. Il Parma non ha nulla da chiedere alla stagione, ma punta all’ottavo posto e a scavalcare il Sassuolo, aspettando le altre gare di giornata in programma domani.
Il tutto senza gli infortunati Brugman, Cornelius, Hernani, Scozzarella per Parma. Anche i nerazzurri devono fare i conti con le assenze di Toloi e di Ilicic, ma soprattutto con Kulusevski, che al quarto d’ora del primo tempo coglie il palo. Sono le prove generali di quello che accadrà al 43', quando lo svedese di origine macedone riceve palla in area e calcia nel sette: imparabile. Ma Gasperini non ci sta. Nell’intervallo butta dentro Malinovskyi e al quarto d’ora anche Muriel al posto del centrale difensivo Caldara, per un’Atalanta decisamente a trazione anteriore. E al minuto 71 il fantasista ucraino ricambia la fiducia riposta in lui dal tecnico: punizione dal limite, la barriera ducale si apre e Malinovskiy impatta.
Muriel crea pericoli e a sei giri di lancette ecco il capolavoro del Papu Gomez, che scarta Karamoh, fa fuori anche Kurtic con un tunnel e con un sinistro a giro dal limite sigla il gol partita e il sorpasso. L’Atalanta c'è e continua la rincorsa al secondo posto. ANSA
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