Juve-Lazio 2-1, esattamente come Ronaldo-Immobile: il match scudetto va ai bianconeri, il fenomeno portoghese aggancia a quota 30 il rivale biancoceleste nella classifica dei cannonieri. E se la sfida tra bomber è destinata a proseguire fino all'ultima giornata, il tricolore può arrivare già giovedì a Udine, ma dipenderà anche dal risultato di Inter-Fiorentina. Come già successo contro l'Atalanta, Sarri rinuncia a Pjanic e affida la regia a Bentancur, poi è costretto a cambia idea all'ultimo sull'attacco: doveva partire Higuain, ma ha accusato un problema muscolare durante il riscaldamento e così il terminale del tridente tra Douglas Costa e Ronaldo è Dybala. E c'è anche Ramsey, che non partiva dall'inizio dall'8 marzo scorso. Inzaghi è in emergenza totale: è senza sette giocatori, in extremis si ferma pure Lukaku che non va nemmeno in panchina, e lancia titolare Djavan Anderson nella mediana a cinque, in attacco il tandem Caicedo-Immobile. E' una sfida particolarmente equilibrata, ad ogni colpo bianconero la Lazio ribatte e viceversa: al 12' Dybala su punizione trova De Ligt, sponda per Alex Sandro che la gira di testa e trova il palo, cinque minuti dopo è Cataldi a mettere i brividi a Szczesny con un destro dal limite dell'area che finisce fuori di centimetri. Succede poco per tutto il primo tempo, la gara si riaccende nel finale con un'occasione per parte. Rabiot si rimette in proprio e tenta il jolly come a San Siro contro il Milan ma sbatte contro Strakosha, al 44' Immobile pareggia il conto dei pali: il suo destro secco da fuori colpisce il legno interno, ma il pallone non entra. E dopo 45 minuti in ombra, nella ripresa comincia la vera gara di CR7. Dopo pochi secondi un suo tocco sotto misura viene salvato sulla linea da Lazzari, in tre minuti mette l'ipoteca sullo scudetto e firma il sorpasso su Immobile nella classifica marcatori: Orsato ha bisogno del Var per indicare il dischetto (mani di Bastos) e il portoghese non sbaglia, al 54' Luiz Felipe perde palla da ultimo e Dybala, solo davanti a Strakosha, permette al 7 bianconero di siglare il 30/o gol in campionato. E sullo stesso asse, Joya-CR7, nasce l'occasione per il tris, con il colpo di testa di Ronaldo che sbatte contro la traversa. La Lazio si sveglia, ma è troppo tardi: Bonucci abbatte Immobile e l'attaccante realizza dal dischetto il 2-1, arrivando a 30 reti come il rivale portoghese, ma nel recupero Szczesny si deve superare per respingere la punizione di Milinkovic-Savic. E' l'ultima emozione, allo Stadium vince la Juve e ipoteca lo scudetto.