Domenica 17 Novembre 2024

Goleada dell'Atalanta contro il Brescia: 6-2 e secondo posto per la Dea

Il botta e risposta Pasalic-Torregrossa apre le danze illudendo il Brescia del mezzo colpaccio in chiave salvezza. De Roon, un Malinovskyi sontuoso come vice Gomez, Zapata spengono in 5' ogni chimera (meno 9 dal quartultimo posto), prima degli altri due botti nella ripresa dell’apripista (tripletta), già 2 gol all’andata. Dopo l’impresa sfiorata in casa della capolista Juventus, l’Atalanta riprende a correre acciuffando temporaneamente il secondo posto (70) a -6 dai bianconeri davanti alla coppia Inter-Lazio (68) in una partita che ha avuto storia (6-2) solo fino al 25'. Una sorta di testacoda, ma cementato da un’atmosfera di solidarietà per il dramma Coronavirus vissuto, anticipato alla vigilia da Gasperini ("La rivalità sportiva è un conto, l’identificazione fra due territori così vicini è molto positiva"), nello spirito dello striscione «Divisi sugli spalti, uniti nel dolore» affisso sul ponte sul lago d’Iseo tra Sarnico e Paratico (sponda bresciana) il 20 marzo scorso durante il picco della pandemia. Commozione e testa china anche durante l’esecuzione di «Rinascerò, rinascerai» di Roby Facchinetti, l’inno per Bergamo che per una sera ha affratellato i due campanili. I nerazzurri fanno turnover massiccio (Sportiello, Sutalo, Tameze, Malinovskyi; Ilicic a riposo, Muriel in tribuna alle prese coi postumi della caduta domestica); di là 4-4-2 con Spalek e Bjarnason larghi, mentre Sabelli e Tonali cedono il posto a Semprini e Viviani. Mentre al baretto dei tifosi in viale Giulio Cesare, di fronte alla Tribuna Ubi in demolizione coi detriti a vista dal campo, si continuano a vendere le magliette pro medici e infermieri «La sfida più grande l’avete onorata, Bergamo ve ne sarà per sempre grata» della Curva Nord per sostenere la Croce Rossa, a pelo d’erba non c'è nemmeno il tempo di cominciare il croato viene pescato in corridoio da Malinovskyi per il rasoterra del vantaggio sul primo palo (2'). Neanche due minuti e a momenti Caldara ciccando il disimpegno non manda in porta Torregrossa, che non supera Sportiello in uscita. Il pari si consuma all’ottavo, quando Spalek da destra avvia la manovra di Donnarumma per Torregrossa, servito sui piedi da una maldestra respinta di testa dell’imbambolato autore dell’erroraccio precedente. Mateju da centrale è attento su Zapata (16'), anticipandolo in angolo sull'innesco dell’ucraino di casa, e i locali per rimettere la freccia devono affidarsi al triangolo con Zapata sfociato nel pallone in mezzo di Gosens per l'inserimento e l’infilata di esterno di De Roon, capitano perché il Papu Gomez, Mvp di giugno per la Lega Calcio, è tra le riserve. Lo spartiacque della partita, perché in capo a un tris cronometrico Malinovskyi parte dal centrodestra sfera al piede trafiggendo Andrenacci col mancino a scendere nell’angolino, lungo il legno di competenza dell’estremo ospite. Alle mezzora il centravanti colombiano cala il poker incocciando a volo d’angelo di tempia un altro cross del tedesco da sinistra. Al 33' Donnarumma sbuca in area senza spaventare nessuno, al 38' Gosens arriva in ritardo in spaccata sulla scodellata a rientrare di Castagne. Nella ripresa, dentro il 2000 Ebrima Colley (scampoli con Bologna e Sassuolo) per Zapata e subito due mezze chances sui due fronti, con Donnarumma a girare debolmente di sinistro dopo il rimpallo dal dischetto con Tameze e ancora Malinovskyi a impegnare in due tempi Andrenacci da fuori sull'apertura di Pasalic. Mangraviti (9') dall’out trova la schiacciata a lato di Chancellor. Poi, a tiro del destro a giro impreciso di poco di Gosens, è Pasalic a non perdonare facendo tripletta (10' e 13') nella fotocopia dell’1-0 e di sinistro su invito di Tameze (recupero su Semprini), con Tonali a subentrare a Viviani tra il quinto e il sesto gol. Ndoj rileva Torregrossa, Ayè dà il cambio a Donnarumma, Colley scatta bene in asse con Gosens (27') alzando il possibile settebello e Gasperini opta per altri tre cambi: Bellanova e Czyborra, all’esordio, e il 2001 Piccoli (visto la scorsa stagione con Empoli e Udinese), per Castagne, Djimsiti e Malinovskyi. Gloria atalantina pure per il terzo portiere Rossi (dall’80'), trafitto da Spalek al culmine di corsa e suggerimento di Tonali (83'). A due scarsi dal 90' Piccoli sbaglia su scavetto di Colley. Come a campi invertiti il 30 novembre, per il Brescia la sconfitta arriva puntuale dopo quelle con Torino e Roma (all’epoca, sesta di fila: esonero di Fabio Grosso e ritorno di Eugenio Corini) lasciando la squadra in una situazione che non pare più recuperabile. Contro la Spal dovrebbe arrivare la prima di cinque vittorie filate per poter sperare. ANSA

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