Le vittorie consecutive dalla ripresa del campionato sono sei, su altrettante partite, ma considerando anche quelle precedenti al lockdown, e la Champions, diventano addirittura 11. Sono poche le squadre in Europa a vantare la nona di fila, 85 gol in campionato e 102 in stagione, sorpasso all'Inter (66 punti a 64; Lazio seconda a 68) da terza per 24 ore. L'Atalanta, sempre a bottino pieno dal rientro dal lockdown vola sulle ali dei grandi numeri. A -9 dalla Juventus, da visitare sabato: "Lo scudetto di Bergamo è che in terapia intensiva non ci sono più malati di Coronavirus", così l'allenatore Gian Piero Gasperini dopo il 2-0 alla Sampdoria. Ora i sorteggi dei quarti di Champions: "Dove questo spirito sarà il valore aggiunto. Siamo più uniti, siamo rinati come recita l'inno di Roby Facchinetti suonato nelle partite in casa". Una forma di riscatto dalla paura e dai più di 6 mila morti in provincia. L'Atalanta non subisce gol da tre partite, ha ritrovato i 'Tre Tenori', Gomez, Ilicic e Zapata, insieme dal fischio d'inizio (non succedeva da Lecce, primo marzo) e ha anche Muriel, 10 reti su 17 (2 più dello sloveno) in campionato partendo dalla panchina. Un collettivo che vira dal 3-4-1-2 al 4-2-3-1 per attaccare meglio ai fianchi può riservarsi il lusso di far partire tra le riserve Malinovskyi, che poi entra e serve dalla bandierina l'assist per l'incornata del vantaggio di Toloi. Una squadra che, dallo start degli allenamenti di gruppo del 18 maggio, ha viaggiato fino a 3 'doppi' settimanali per poi calare i carichi. La preparazione sviluppa le caratteristiche dei singoli, secondo i dettami del fisiologo Jens Bangsbo e con uno staff di preparatori che, agli ordini di Domenico Borrelli, insieme al tecnico già a Crotone, lavora sui dati via Gps: cruciali Luca Trucchi che ha il patentino del drone, presenza fissa a Zingonia, e Gabriele Boccolini, Strenght (forza) and Conditioning Coach. Si corre, ma con intelligenza. Coi blucerchiati, 107,462 km percorsi, voce che vede la Dea nona in A, contro 110,009. Solo col Sassuolo (100,762) e a Udine (107,261) sono stati più degli avversari. Si punta su una manovra martellante, a suon di 500-600 passaggi riusciti per volta, e sul possesso palla (62 per cento con la Samp, 57 con la Lazio), concesso soltanto ai neroverdi (54 a 46) e al Napoli (53 a 47) abbassando il baricentro a 41,4 metri rispetto ai 49,4 di media per evitare danni da pressing alto (60 recuperi contro 25) e ripartenze dalla trequarti. Un'Atalanta di qualità che gioca con raziocinio: forse il segreto è tutto qui.