Centododici giorni dopo, il Toro ritrova finalmente il campo. Da Napoli a Torino, dal San Paolo all’Olimpico Grande Torino, è cambiato molto: gli spalti saranno vuoti, Daniele Baselli e Simone Verdi oltre a Cristian Ansaldi saranno out per infortunio, la difesa granata potrebbe passare a 4.
Ciò che è rimasto immutato, invece, è la classifica, con quei soli due punti a dividere la formazione di Moreno Longo dal Lecce, che oggi sarebbe l’ultima a scendere in serie B. La sfida contro il Parma alle 19.30 è già fondamentale per le sorti granata, per allontanarsi dalla zona bollente della classifica e guardare con più tranquillità alle 12 partite che poi mancheranno. Bisognerà battere i ducali, formazione che Longo non sottovaluta: «Si sono evoluti negli ultimi anni, ora costruiscono dal basso e non sono più soltanto ripartenze» la riflessione affidata ai microfoni di Torino Channel.
Ai tempi del Frosinone, disputò una gara nel deserto del Grande Torino: "Giocammo qui contro il Bologna, sarà un dispiacere perché il calcio è dei tifosi: e per noi sarà un peccato ancora più grande, sappiamo la spinta che ci avrebbe potuto darci la nostra gente».
Il Toro dovrà cavarsela da solo, cambiando sicuramente mentalità rispetto alle ultime uscite (sette sconfitte in fila prima della pausa, ruolino peggiore di tutta la serie A nel girone di ritorno, con zero punti conquistati) e probabilmente modulo: «E' una situazione atipica, non abbiamo avuto modo di fare amichevoli come solitamente accade in estate - ha continuato Longo - e le risposte arriveranno soltanto in gara ufficiale: sarà più importante la testa delle gambe. Abbiamo provato diverse soluzioni, a 3 o a 4 in difesa, perché dovremo essere camaleontici, e Zaza e Belotti sono a disposizione».
Dovrebbero giocare insieme, e dall’inizio, l’ex Valencia e il Gallo, supportati sugli esterni da Edera e Berenguer in un 4-4-2 che a gara in corso si può trasformare. In mediana più Meité che Lukic per affiancare Rincon, dietro coppia di centrali Izzo-Nkoulou tra De Silvestri e Bremer, adattato a terzino sinistro. In porta Sirigu, a rischio squalifica perché diffidato. ANSA
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